Cultura & Società
Il concerto inaugurale del 21 dicembre della Sala Mehta, il nuovo auditorium del Maggio, replicato il 22 dicembre
In programma per le due serate, di Giacomo Puccini, la Messa a quattro voci (Messa di Gloria), di Luca Francesconi, la prima esecuzione assoluta di Per lo corpo luce – 2021, ispirata alla “Divina Commedia” e di Anton Bruckner il Te Deum in do maggiore per soli coro e orchestra. I due concerti saranno diretti dal maestro Zubin Mehta alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. I solisti nelle diverse esecuzioni sono Freddie De Tommaso, Mattia Olivieri, Elisabet Strid, Marie-Claude Chappuis, Franz Josef Selig. Il Coro è diretto da Lorenzo Fratini.
Il 23 dicembre, sempre in Sala Mehta, andrà in scena, come previsto, la prima rappresentazione dell’opera Fidelio di Ludwig van Beethoven, le repliche seguiranno il calendario annunciato: il 28, 30 dicembre e 2 gennaio alle 15.30, mentre le recite del 5 e 7 gennaio alle ore 20 sono annullate. Sul podio il maestro Mehta, la regia di Matthias Hartmann e nel cast per il ruolo di Florestan è stato annunciato il tenore Klaus Florian Vogt (al posto di Peter Seiffert) ed è confermata la presenza del soprano Lise Davidsen, una delle più importanti interpreti al mondo per il ruolo di Leonore; Tomasz Konieczny sarà Don Pizarro.
Il sovrintendente Pereira ha informato che nonostante i lavori nell’Auditorium siano praticamente in via di completamento e che il calendario degli spettacoli potrà prendere avvio come stabilito, purtroppo si deve registrare un lieve ritardo nel completamento della buca d’orchestra che non permetterà l’esecuzione del Fidelio con una messa in scena completa ma più semplicemente con una regia, azione e i costumi e senza il montaggio delle scene. “Avremmo potuto trasferire lo spettacolo in Sala Grande” ha detto Alexander Pereira “ma volevamo eseguire Fidelio nel nuovo auditorium il luogo dove era stato originariamente pensato: dopo averne discusso, ci siamo accorti che sarebbe stato troppo complicato sovrapporre due produzioni concomitanti come Madama Butterfly e Fidelio: con il maestro Mehta, il regista Matthias Hartmann e lo scenografo Volker Hintermeier abbiamo dunque convenuto di offrire al pubblico una produzione che sarà con costumi e azione in modo da far stare l’orchestra sul palcoscenico, sullo sfondo, mentre davanti a loro vi sarà un ampio spazio per far sì che i cantanti e i mimi potranno muoversi.”
La buca sarà tuttavia completamente operativa per permettere la messa in scena dell’opera di Luigi Cherubini, Lo sposo di tre e marito di nessuna con la direzione di Diego Fasolis e la regia di Cesare Lievi il 22 gennaio 2022.
Nel corso dell’incontro oltre alla replica fuori programma del concerto inaugurale sono stati annunciati anche due concerti pianistici realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica-Firenze che si aggiungono alla stagione: il concerto con Daniil Trifonov e Sergei Babayan il 13 febbraio 2022 e il concerto di Grigorij Sokolov il 21 marzo. Il pianismo ai più alti livelli al Maggio Musicale Fiorentino viene sottolineato con la presenza in cartellone del concerto del 19 gennaio (previsto nella sala grande del Teatro del Maggio) con Zubin Mehta e Maurizio Pollini con una importante locandina che presenta la Sinfonia n.1 di Franz Schubert, il concerto per pianoforte k595 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia 104 di Franz Joseph Haydn. Il sovrintendente ha annunciato un ulteriore concerto “fuori programma” del pianista Lang Lang a metà gennaio con l’esecuzione delle Variazioni Goldberg di Bach. Il 10 gennaio tocca al concerto diretto da Charles Dutoit con l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo e Martha Argerich al pianoforte.
Per permettere l’esecuzione il 22 dicembre della replica del concerto sinfonico-corale che inaugurerà la Sala Mehta, si è reso necessario spostare la recita di Madama Butterfly dal 22 dicembre al 27 dicembre. Il sovrintendente ha anche annunciato che per la ripresa della piena attività anche della sala grande del Teatro del Maggio, da settembre 2022, si cercherà di trovare una soluzione al problema della scarsa visibilità di alcuni posti della galleria.