Una delle più prestigiose manifestazioni fieristiche del mercato antiquario, Cortonantiquaria, prenderà il via sabato 22 agosto, nella suggestiva sede di palazzo Cagnotti, per concludersi domenica 13 settembre. Oltre quaranta antiquari, fra i più noti d’Italia, esporranno, nella 47esima edizione della rassegna, mobili d’epoca, dipinti, sculture, ceramiche, stampe, incisioni, tappeti, armi ed altri oggetti d’arte. Si parla addirittura di un’opera del Signorelli, in esclusiva assoluta, che sarà una delle principali attrazioni. I pezzi esposti provengono comunque da un’accurata selezione per dare vita ad una rassegna che, per la qualità e per l’ambiente, per la serietà dell’organizzazione e la vocazione della città, deve rimanere tra le più importanti ed apprezzate che si conoscano. La tradizione artistica di Cortona parte da lontano, da protagonisti di prim’ordine come il Beato Angelico, Luca Signorelli, Pietro Berrettini e vive oggi nelle specializzazioni artigianali, tra cui spiccano qualificate botteghe di restauro. Il lavoro in ferro battuto, la costruzione di mobili in legno, l’intarsio e il restauro di mobili antichi hanno avuto sempre un ruolo importante nell’economia cortonese: botteghe che il visitatore scopre con piacere perché rappresentano il fiore all’occhiello della nostra antica città. In questo particolare contesto ricordiamo Michelangelo Leggi, l’artista del legno che già nel Quattrocento aveva intagliato con maestria il soffitto a cassettoni della chiesa del Gesù, attuale sede del museo diocesano.«Il lavoro svolto dalla direzione della mostra, affidata alla società depilano e in particolare a Susanna Milani – afferma Fabrizio Raffaelli, direttore dell’Apt di Arezzo – ha dato ottimi risultati. Basti pensare che quella di Cortona, a differenza di altre mostre, ha una lista di attesa di antiquari di ottimo livello. Per quanto riguarda il pubblico, considerando anche la difficile situazione economica attuale, contiamo di mantenere le posizioni dello scorso anno. Ma siamo ottimisti, in quanto l’apertura della mostra, prevista inizialmente per il 29 agosto, è stata anticipata di una settimana (il 22 agosto, appunto), su richiesta degli stessi antiquari da noi condivisa, nella convinzione che il mese di agosto possa offrire una migliore affluenza di pubblico rispetto a settembre».Un risultato lusinghiero che conferma la posizione di prestigio raggiunta dalla mostra cortonese: un traguardo non scontato, raggiunto grazie all’impegno di tanti enti, sponsor e singole persone che, partendo da Giulio Stanganini e da Giuseppe Favilli, allora direttore dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo, fondarono, nel lontano 1963, la mostra-mercato con la prospettiva di avvicinare il grande pubblico all’amore ed al rispetto dell’opera d’arte e dell’oggetto antico.Ma l’incerta situazione economica potrà avere qualche influsso negativo sull’esito della mostra? «Non è da escludere – risponde Raffaelli -. Alcune mostre, anche importanti, hanno addirittura chiuso i battenti. Ma da questo punto di vista la rassegna di Cortona viaggia su acque abbastanza tranquille, anzi è in controtendenza, come dimostra la decisione di anticipare la data di apertura». di Benito Chiarabolli