Cultura & Società
Il Carnevale di Viareggio festeggia i suoi 150 anni
Il Carnevale dei record. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha definito l’edizione 2023 del Carnevale di Viareggio che quest’anno celebra i suoi 150 anni di storia e di vita.
Un’occasione speciale e da celebrare, per la quale è stata messa in campo una serie di iniziative che sono state presentate oggi, come si legge in una nota, nella sede della presidenza della Regione dal presidente Giani, accompagnato dalla presidente della Fondazione Carnevale Maria Lina Marcucci e da Elisabetta Sgarbi editrice, fondatrice della casa editrice La nave di Teseo e responsabile di Betty Wrong Edizioni musicali.
“E’ straordinario vedere dopo 150 anni da quella prima sfilata di carrozze addobbate lungo la via Regia del martedì Grasso del 1873, come in Viareggio il Carnevale sia diventato parte integrante della città e della sua identità – ha detto il presidente Giani – Amo questa manifestazione da sempre, quest’anno ho partecipato all’alzabandiera della settimana scorsa e ieri, domenica, ero di nuovo a Viareggio per godere del clima di festa e delle migliaia di persone che hanno letteralmente inondato il corso ma anche tutta la città. La presidente Marcucci è riuscita a offrire non solo una manifestazione partecipatissima, come non mai, ma anche di grandissima qualità che rappresenta il biglietto distintivo di una Toscana d’eccellenza”.
“Il Carnevale – ha detto la presidente Maria Lina Marcucci – rappresenta la massima espressione del patrimonio artistico storico e culturale della Città di Viareggio e racconta al mondo quello che abbiamo l’ambizione di essere: un volano. La Toscana è una terra straordinaria fatta di paesaggi, di storia, di prodotti unici e meravigliosi ma anche di “tipi” toscani come ebbe a sottolineare con arguzia e lucidità il Granduca Leopoldo nei suoi diari prima di lasciare la Toscana per andare a fare l’imperatore in Austria. E noi vogliamo esportare i tipi toscani, i caratteri la tipicità propria della ricchezza del popolo toscano: è il nostro regalo per le nuove generazioni, è questo ciò che possiamo fare”.
Tra le iniziative che celebrano i 150 anni, la mostra “Che la festa cominci..” ospitata nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio che rievoca la vicenda storica dei festeggiamenti del Carnevale mettendone in evidenza la sua evoluzione dal secolo XVIII al secolo X e curata da Roberta Martinelli, direttrice del Museo del Carnevale, riunisce più di settanta opere tra dipinti, disegni e incisioni.
Alla Galleria d’Arte Moderna è possibile ammirare anche l’esposizione dei 57 anni di percorso editoriale della rivista Linus, narrati attraverso le 690 copertine dei numeri pubblicati dal 1965 al 2022. Una mostra che dalla direzione di Giovanni Gandini, Umberto Eco e Oreste del Buono fino a quella attuale di Elisabetta Sgarbi e Igort, propone un viaggio nel colore, nelle idee nella storia d’Italia seguendo la rivoluzione gentile e a fumetti di Linus. Proprio adesso, nel mese di febbraio, la rivista Linus dedica un numero speciale ai 150 anni del Carnevale con testi di importanti scrittori e personalità del mondo della cultura: da Franco Cordelli che ha scritto un testo sull’origine del Burlamacco a Vittorio Sgarbi che ha scritto sull’origine del Carnevale e moltissimi altri.
Tra le ciliegine sulla torta, senza dubbio la canzone del Carnevale di Viareggio 2023 che quest’anno è stata composta dalla band degli Extraliscio che hanno riarrangiato lo storico brano “Festa di gioventù” come omaggio alla tradizione.
Gli Extraliscio, capitanati da Mirco Mariani, fiancheggiati da Elisabetta Sgarbi con la sua Betty Wrong Edizioni Musicali, per l’occasione si sono uniti a Mauro Ferrara, la voce di “Romagna mia nel mondo”.
E ne è uscito un inno al Carnevale che invita a tornare bambini tra maschere e stelle filanti, impreziosito da un nuovo filmino prodotto da Betty Wrong e distribuito dalla Sony Music, registrato nel Labotron, laboratorio musicale di Bologna di Mirco Mariani con la partecipazione speciale di Mauro Ferrara. “Il sapore di antica ballata folk – ha detto Elisabetta Sgarbi – viene alterato dai suoni e dalle distorsioni e dai synth di Mirco Mariani che però, qui, sanno di stelle filanti e fischietti. Abbiamo girato il filmino del brano nel laboratorio dove gli Extraliscio suonano e cantano tra palloncini colorati e maschere e sullo sfondo appare e scompare Mauro Ferrara disorientato dalla indisciplina di Mirco e Moreno”.