Prato

Il Cammino diocesano entra nel vivo

di Gianni Rossi

Il Cammino diocesano 2005-2010 entra nel vivo. Nella solennità di S. Stefano, patrono della città e della diocesi, il Vescovo aprirà ufficialmente la prima fase del cammino che, come recita il decreto di indizione, «sarà caratterizzata dalla visita del Vescovo alle zone pastorali».

Durante la concelebrazione del 26 dicembre (ore 10, in duomo) mons. Simoni consegnerà ai rappresentanti delle zone pastorali, dei religiosi e delle aggregazioni laicaili un cero, «segno di Cristo luce della nostra vita personale e comunitaria», spiega mons. Carlo Stancari, delegato vescovile per la pastorale. Quel cero verrà poi acceso in ogni zona nella chiesa in cui si terranno i due incontri previsti dalla Visita del Vescovo.

Martedì 20 dicembre si è tenuto in palazzo vescovile un incontro delle segreterie zonali del Cammino diocesano, composte dall’incaricato di zona e da alcuni rappresentanti dei religiosi e dei laici, per mettere a punto gli aspetti organizzativi. In questi due anni le parrocchie, le zone pastorali, le comunità religiose e le aggregazioni saranno chiamate prima alla contemplazione, poi alla verifica della propria presenza nel contesto ecclesiale e sociale pratese. Tre sono le tappe della prima fase. Spiega il decreto istitutivo del Cammino: nella prima «i fedeli sono invitati a partecipare ad incontri nei quali – “con lo sguardo rivolto a Gesù” – si ascolterà e si mediterà il Vangelo nel suo nucleo fondamentale e si sosterà in contemplazione e adorazione del Signore nell’Eucarestia. Il fine è quello di riscoprire, o addirittura di scoprire, la sostanza della verità e della bellezza della fede cristiana».

In questo contesto si svolge l’originale visita del Vescovo alle zone pastorali: «Presiedendo le varie riunioni – si legge ancora nel decreto – il Vescovo per primo, Bibbia in mano, si farà maestro e discepolo della Parola, recando al tempo stesso con sé il Credo e il Catechismo della Chiesa Cattolica, in segno di intima connessione – sotto il primato della Parola del Signore – fra la Scrittura, la Tradizione e il Magistero». Simoni ha sintetizzato questa prima fase anche con lo slogan: «evangelizzarsi per evangelizzare». Ecco che, dopo la contemplazione, le varie articolazioni della comunità ecclesiale saranno impegnate «a conoscere meglio i dati della situazione sociale, culturale e spirituale delle zone e della Diocesi e a valutarli con criteri pastorali», per poi «rivedere i modi e le forme della vita ecclesiale e della nostra missione».

La visita del Vescovo alle zone – è stato chiarito – si deve inserire in un cammino di catechesi centrato sulla Prima Lettera di Pietro, in sintonia con la preparazione al prossimo convegno ecclesiale nazionale di Verona. L’Ufficio pastorale propone un programma di nove incontri, di cui il primo e il quarto coincidono con la visita del Vescovo alle zone. Gli altri dovranno essere tenuti nelle singole parrocchie. Don Gianni Gualtieri, il giovane sacerdote esperto di teologia biblica che tiene, tra l’altro, la trasmissione «Il pozzo di Giacobbe» su Tv Prato, ha predisposto le schede per i nove incontri.