Molte sono le circostanze in cui è bene dare inizio alla celebrazione eucaristica con il rito dell’aspersione.Oggi è certamente una di quelle. È questa anche la proposta del Direttorio su pietà popolare e liturgia: «La festa del battesimo del Signore chiude il tempo natalizio. Essa, rivalutata solo in tempi recenti, non ha dato origine a particolari espressioni della pietà popolare. Tuttavia, affinché i fedeli siano sensibili a tutto ciò che riguarda il battesimo e la memoria della loro nascita come figli di Dio, essa può costituire un momento opportuno per efficaci iniziative, quali: l’adozione del rito dell’aspersione domenicale con l’acqua benedetta in tutte le messe che si celebrano con concorso di popolo».È anche il giorno appropriato per rinnovare le promesse del battesimo, con le quali abbiamo rinunciato al male per seguire Cristo. Si professerà allora il Credo nella forma di triplice domanda e risposta (cfr. Messale pp180-181).Sarebbe opportuno prendere in considerazione il battistero, il fonte battesimale delle nostre chiese parrocchiali. Curare che sia un luogo rispettato, non «ripostiglio» di cose, che sia un luogo ordinato, pulito, l’acqua rinnovata. In questa domenica è molto significativo adornare il battistero con fiori e luci, che ci sia il cero pasquale e anche gli oli santi. L’omelia è occasione per spiegare il significato del battistero, a partire dalla Parola proclamata. Esso è per il cristiano sorgente d’acqua viva, grembo materno e tomba, lavacro e fontana «d’acqua zampillante per la vita eterna».l Dove non c’è ancora il battistero e il fonte battesimale, è bello e opportuno adornare la pila dell’acqua benedetta o l’aquasantiera e celebrare il rito della benedizione dell’acqua e dell’aspersione attorno ad essa dove è possibile e agevole per l’assemblea. Quando entriamo nelle nostre chiese troviamo l’acqua benedetta e con essa ci segniamo con il segno della croce per ravvivare la memoria del nostro battesimo. L’acqua per noi è simbolo di vita e di purificazione.Inoltre la festa del battesimo di Gesù al Giordano potrebbe essere l’occasione per offrire ai genitori un testo per la benedizione dei loro figli già battezzati. Una preghiera di benedizione in famiglia che potrebbe essere usata in diverse circostanze. Il testo è riportato di seguito. G – Signore Gesù Cristo, che hai prediletto i piccoli ehai detto: chi accoglie uno di loro accoglie me, esaudisci lenostre preghiere per questi bambini; tu che li haifatti rinascere nel Battesimo, custodiscili e proteggili sempre,perché nel progredire degli anni rendano libera testimonianzadella loro fede e, forti della tua amicizia, perseverinocon la grazia dello Spirito nella speranza dei benifuturi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.T – Amen.Questa preghiera può essere conclusa con un gesto dei genitori che, come nel giorno del battesimo, tracciano il segno di croce sulla fronte dei loro figli senza nulla dire.Il battistero e il fonte battesimale è una delle grandi presenze simboliche dello spazio cultuale cristiano. Sorgente d’acqua viva, grembo materno e tomba, lavacro e fontana «d’acqua zampillante per la vita eterna»; tutto questo è il fonte battesimale per il cristiano. In esso l’uomo liberato dal potere delle tenebre viene rigenerato alla vita divina perché ossa chiamarsi ad essere realmente figlio di Dio, la morte viene vinta e riscattata nella vita, i figli della dispersione diventano popolo di Dio. La sua è una presenza che non deve passare inosservata. Essa deve ridestare continuamente, nel cristiano, la memoria e la consapevolezza della sua nascita alla vita e della sua vocazione.