Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il battesimo dei «figli» del luna park.

Venerdì scorso è stato giorno di battesimi ad Arezzo. Il battesimo di due «figli» delle giostre. Un bambino di due anni e la sorellina di pochi mesi nati fra le attrazioni che animano le feste paesane e che si fermano nell’area del luna park, a due passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Uno spazio giochi che non può restare ai margini della pastorale. Lo dimostra l’esperienza di don Carlo Volpi, assistente spirituale di fieranti e circensi nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che ha avuto come luogo di catechesi per la famiglia che preparava i due figli al sacramento proprio i caravan collegati dalle giostre.Un cammino scandito da incontri che «avvengono tenendo conto dei tempi di chi vive grazie ai giochi», spiega don Volpi. Il battesimo è stato «a misura» del popolo del luna park. Con una stola multicolore, il sacerdote ha accolto la famiglia, padrini e madrine e parenti intorno all’altare della chiesa di San Giuseppe Artigiano. Poi l’inizio della liturgia, spiegata momento dopo momento da don Volpi per guidare la famiglia del luna park a comprendere il senso pieno del sacramento per i due bambini.«È un modo per essere attenti alle persone che hanno percorsi di fede diversi dall’ordinario», afferma don Angelo Chiasserini, responsabile diocesano di Migrantes. E nel parco divertimenti è di casa anche il vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, dove a inizio gennaio ha celebrato una Messa per dire «grazie» al popolo delle giostre «per la testimonianza semplice di vita, legata alle tradizioni cristiane». Perché il luna park è uno degli ambiti su cui si concentra l’attenzione di Migrantes, insieme al circo, altro “mondo” che necessita di una pastorale mirata.G.G.