Cultura & Società

Il 25 e 26 marzo weekend di cultura e arte con le Giornate Fai di primavera

A Foiano della Chiana (AR) il Convento di San Francesco, costruito a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, con la Chiesa di San Francesco che ospita un gruppo di nove terrecotte policrome realizzate da Francesco, figlio di Andrea Della Robbia.

La Villa Gaeta ed il Pinetum di Moncioni a Montevarchi (AR) è un edificio seicentesco ristrutturato a metà Ottocento dall’avvocato Giuseppe Gaeta che trasformò il parco in una collezione di conifere provenienti da tutto il mondo.

La Pieve di San Martino a Chiusdino (SI) appartenne ai monaci benedettini del monastero di Santa Serena, che vi si trasferirono dopo la distruzione del castello presso cui sorgeva l’abbazia, nel XII secolo.

Molto vicino troviamo la casa Natale di San Galgano (SI). Il palazzo passò ai monaci cistercensi che si erano stabiliti a Montesiepi e da questi fu donato alla Confraternita di San Galgano.

L’Idroscalo di Orbetello (GR) è famoso per le imprese di Italo Balbo. Fu proprio dalla laguna che nel 1930 iniziò l’avventura dei 14 idrovolanti che sorvolarono l’Atlantico per raggiungere il Brasile.

Villa Pizzetti a Grosseto nata come dispensario antitubercolare è molto interessante dal punto di vista architettonico con la sua forte connotazione razionalista.

A Livorno la «Villa del Presidente», residenza storica posta in centro città, un tempo sede dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni.

Particolari le tombe etrusche Bianchi e Inghirami a San Girolamo (PI). Si tratta di due tombe quasi dimenticate. Abitualmente le tombe sono chiuse e non visitabili, la loro apertura è un evento.

A Vicopisano le Cataratte Ximeniane, un elegante monumento di ingegneria idraulica che conserva ancora gli ingranaggi idraulici, in legno di quercia, unica testimonianza storico-scientifica di alta ingegneria che rimane in Italia del Settecento.

Villa Puccini a Torre del Lago (LU) offre, invece, un viaggio alla scoperta degli spazi privati e più intimi del Maestro Giacomo Puccini, dove fu composta la celebre Turandot.

Il cimitero inglese è un luogo sacro che si trova a Bagni di Lucca. Monumentali i sepolcrali eseguiti da scultori di fama.

Il Museo Etnologico delle Apuane a Massa, sorto su iniziativa di don Luigi Bonacoscia e del Movimento di Umanesimo Sociale, tratta la civiltà agricolo-pastorale lunigianese.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Pistoia è invece da visitare per due importanti reliquie: un letto trecentesco e un’immagine Acheropita della Vergine, che portarono nel XV secolo all’edificazione del Santuario.

Il monastero francescano di Colleviti a Pescia (PT) è un complesso che comprende anche la chiesa di San Ludovico, dotata di splendide tele, un grande altare marmoreo e un favoloso coro ligneo seicentesco.

Il convento di San Niccolò a Prato, suggestivo complesso domenicano fondato nel 1323 per volontà del cardinale domenicano Niccolò Albertini, nel 1785 fu trasformato dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena in un Conservatorio per l’educazione femminile. Visita eccezionale alle celle di clausura. A Montemurlo (PO) troviamo la villa del Barone. Solitamente non visitabile, la Villa è una delle più belle della zona e la più imponente. Fu voluta da Bartolomeo Valori.

A Firenze si segnala l’ex convento delle Oblate ospitaliere francescane di Monna Tessa alla «Torre di Careggi», il cui nucleo originario risale al Duecento. All’interno della chiesa sono esposti un Crocifisso di Giuliano da Sangallo e un tabernacolo di Dello Delli.

Chiusura con la ex Manifattura Tabacchi, esempio di razionalismo italiano. L’eleganza e la modernità delle linee architettoniche con la semplicità delle strutture portanti in cemento armato fanno ipotizzare l’intervento di Pier Luigi Nervi.

Per l’elenco completo dei luoghi da visitare provincia per provincia si può consultare il sito www.giornatefai.it