Arte & Mostre
Icone russe nel segno del dialogo
«La strada del dialogo tra Cristianesimo e Islam passa attraverso lo studio delle icone russe ha spiegato Arnaldo Nesti, direttore del Museo delle Icone Russe le tappe più significative della letteratura e dell’arte russa portano ad una riflessione: impossibile parlare di un solo Islam. L’unità di misura per conoscere e comprendere il mondo islamico è la complessità, non la semplificazione. È con questo approccio che Peccioli si conferma, ancora una volta, luogo ideale di dialogo dei grandi temi internazionali».
A sostenerlo la studiosa russa Sonia Gukova, dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, tra i relatori della giornata di studio. Quest’anno l’amministrazione di Peccioli ha pensato di trasformare i Colloqui Internazionali in una vera e propria settimana della cultura. Accanto alla giornata di studi, per rinsaldare il legame tra culture e religioni, sabato 29 novembre, al centro Polivalente di Via del Carmine, si è svolto un incontro ecumenico dal titolo «La tradizione, la persona, la libertà» al quale sono intervenuti monsignor Mansueto Bianchi, vescovo della Diocesi di Volterra, monsignor Sotir Ferrara, guida spirituale degli Albanesi e padre Gheorghi Blatinski, parroco della Chiesa Ortodossa Russa di Firenze.
Dopo l’incontro, sono state celebrate contemporaneamente tre cerimonie, ciascuna secondo il proprio rito, nella Chiesa dei Cappuccini, nella Chiesa di San Verano e nella Cappella delle Suore Domenicane. Nella settimana dedicata dall’amministrazione di Peccioli all’arte sacra delle icone russe, spazio anche al teatro con la prima nazionale dello spettacolo «Fondo oro» diretto e interpretato dall’attore Andrea Buscemi. Sul palcoscenico anche l’attrice Livia Castellana. Grande successo per la serata teatrale messa in scena nella suggestiva Cappella dell’Assunta nella Chiesa di San Verano a Peccioli. Scritto appositamente per celebrare il legame di Peccioli con le icone russe da Alberto Severi, giornalista e drammaturgo fiorentino, «Fondo oro» è la storia di un pittore e di una studentessa che intende svolgere una tesi sull’opera dell’artista. A fare da coreografia una torre in riva al mare che in realtà è la cappella miracolosamente rimasta in piedi di un’antica chiesa semidistrutta; poi un inedito personaggio, una folla muta ma tuttavia eloquente, di icone dal fondo dorato. Una tragedia esistenziale ma anche un saggio artistico-estetico. Non mancano riferimenti al Vangelo, all’Apocalisse, alla poesia di Blok e al cinema di Tarkowski, alla pittura di Klimt e Kandisckij. Sul palcoscenico Andrea Buscemi che ha al suo attivo collaborazioni con attori di prestigio come Vittorio Gassman, Gigi Proietti e Giorgio Albertazzi. Lo abbiamo visto anche in tv nelle fiction «Un medico in famiglia» su Raiuno e «Padre Pio un santo tra noi» per Canale 5. Nelle ultime settimane ha preso parte a «Torno Sabato e Tre», il varietà del sabato sera su Raiuno condotto da Giorgio Panariello.