Vita Chiesa
I VESCOVI EUROPEI ESPRIMONO IL LORO PARERE SULLA COSTITUZIONE
“Le nostre proposte puntano al sostegno di un’Europa che sia al servizio di tutti i cittadini e non a difesa di privilegi. E’ prioritario, a nostro avviso, che una Costituzione europea protegga la dignità dell’essere umano e sia al servizio del bene comnune. Tutti in Europa devono potersi riconoscere in questa Costituzione: la coesione sociale nella nuova Europa dipende dal concetto di essere umano che sarà posto a fondamento della Carta. Si deve affermare con chiarezza che l’Ue favorisce e protegge i diritti fondamentali dei suoi cittadini in quanto essa è una comunità di valori e sarebbe inimmaginabile che non venisse riconosciuto il contributo che a questi viene dall’eredità religiosa. Riconoscere che la fede in Dio, per numerosi europei di tradizioni religiose diverse, é la sorgente dei valori universali, permetterebbe agli stessi cittadini di identificarsi nella Costituzione senza escludere alcuno”.
Riassunta in una nota, questa é la speranza dei vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità europa (Comece) per i lavori della Convenzione.
Al termine della riunione plenaria conclusasi oggi a Bruxelles, i vescovi hanno salutato la imminente adesione di dieci nuovi Paesi (Slovenia, Polonia, Malta, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Slovacchia) all’Ue e il prossimo 6 dicembre, in vista del summit di Copenaghen sull’allargamento (12/13 dicembre) pubblicheranno una dichiarazione specifica. I vescovi hanno altresi sottolineato l’importanza, a livello europeo, di un ampio dibattito sulle questioni bioetiche, compresa quella relativa al finanziamento della ricerca sulle cellule embrionali.