Si intitola «Inondiamoci» la Festa diocesana dei ragazzi che giunge alla sua quarta edizione. L’Azione cattolica dei ragazzi e l’Ufficio catechistico diocesano invitano bambini, ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti al grande incontro che si terrà sabato primo maggio nell’oratorio salesiano di San Leo, alla periferia di Arezzo. Sarà una giornata di fraternità e preghiera all’insegna del prezioso spirito di condivisione che si respira già da quattro anni, quando l’Acr e l’Ufficio catechistico decisero di trasformare la Festa degli incontri e la Festa dei cresimandi in un percorso speciale.Ci sarà spazio per tutto in questa giornata: fin dalle 9.30 saranno attivi gli stand per l’accoglienza di quanti vorranno prendere parte all’incontro, mentre le note della mitica «Acr Band» scateneranno i partecipanti, tutti pronti ad affrontare un viaggio eccezionale che inizierà alle 10.30, momento in cui si aprirà un sipario fuori del comune dove due persone incroceranno un «Amico straordinario».Già dal mattino, quindi, non si perderà la bussola di quell’incontro così importante come quello con Gesù, un compagno di viaggio che ci fa sentire nella giusta sintonia e ci porta in una frequenza nuova ed affascinante, dove tutte le cose, con il suo amore sconfinato, si rinnovano.Il pranzo sarà al sacco intorno alle 12.30. Poi il via al grande gioco del pomeriggio. La felicissima baraonda delle squadre, composte da bambini e ragazzi, si contenderà un titolo ambito lungo una strada che abbiamo già sentito nominare tante volte, ma che, adesso, diventa un’occasione imperdibile per divertirsi e scoprire che c’è davvero di più.Alle 15 arriverà un ospite d’eccezione per un momento tutto dedicato ai cresimandi di quest’anno e ai cresimati dell’ultimo biennio: l’arcivescovo Riccardo Fontana. Sulla scia del desiderio espresso dal suo predecessore, Gualtiero Bassetti, l’arcivescovo vuole incontrare i nuovi «cittadini» degni del Vangelo per fare tappa con loro prima della conclusione della giornata.Alle 16, infatti, sarà celebrata la Messa nella chiesa adiacente all’oratorio salesiano e sarà qui che tutte le esperienze vissute troveranno un senso pieno e profondo nel pane spezzato.La Festa diocesana dei ragazzi, dunque, vuole essere il fulcro a conclusione dell’anno catechistico e associativo, un tempo di condivisione dove far fermentare i germogli dei più giovani, sale della terra e luce di un mondo sempre da rinnovare.Resta giusto un mistero, proprio fra le lettere che compongono il curioso titolo della Festa: «i.n.O.N.D.A.c.i». Non è un messaggio in codice morse, eppure quei sei segni di sospensione, seguiti dal punto esclamativo finale, vogliono seminare sulla loro strada una traccia che sarà il nodo centrale di tutta la giornata.Insomma, un primo maggio diverso dal solito: una Festa nella festa in compagnia di grandi e piccini, di giovani e giovanissimi, di educatori e catechisti sempre pronti a mettersi in gioco e a servizio della Chiesa. Tutti sotto la guida del nostro arcivescovo che ha fatto dei ragazzi e dei giovani uno dei riferimenti del suo ministero.di Giovanni Rossi