Le operazioni saranno ad opera dei restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, gli stessi che nel maggio 2015 li hanno rimossi dalla facciata dell’Istituto per restaurarli.I 10 putti robbiani non sono tutti uguali: sette bambini sono completamente avvolti dal torace alle caviglie mentre altri 2 hanno le fasciature che si slegano al di sotto della vita o delle ginocchia. Solo un bambino, il settimo da sinistra, mostra le fasce slegate e cadenti ed è l’unico con i piedi liberi. Dei 4 putti realizzati nel 1845 dalla manifattura Ginori, e posti alle estremità della facciata, i primi 2 in corrispondenza del nuovo ingresso del Museo sono stati oggetto di un intervento di manutenzione nel maggio 2016, nell’ambito della prima fase di lavori di restauro dalle facciata e gli altri 2 lo saranno entro la fine del 2016 durante la seconda parte dei lavori di restauro della facciata.