Cultura & Società

I Patroni d’Europa

di Alfiero Nino Petreni

Negli ultimi tempi numerose sono le mostre che si susseguono in tutta Italia, sia nei piccoli centri, sia nelle grandi città. Tutte interessanti, alcune importanti, capaci di richiamare l’attenzione su un artista, una scuola, un periodo storico o politico, ma francamente riteniamo veramente opportuno, per i motivi che diremo, raccomandare la mostra evento Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d’Europa, che è stata inaugurata il 7 ottobre nelle grandi sale di Palazzo Venezia a Roma e che rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2010. Un vero evento culturale e religioso che presenta ben settanta opere di pittura di grandi maestri come: Tipeolo, Caravaggio, Andrea Del Sarto, El Greco, Murillo, Andrea Mantegna, e così via, provenienti dai più importanti musei del mondo: Uffizi, e Pitti di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, l’Accademia di Venezia, il Prado di Madrid, ma anche dai musei statali di Mosca, Budapest, Varsavia.

La mostra, che mons. Gianfranco Ravasi, coautore del catalogo, definisce «straordinaria», è curata da don Alessio Geretti e da Claudio Strinati con il patrocinio del Governo italiano, dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e dal Polo museale di Roma.

Un’esposizione di grande attualità politica e culturale che consente di riflettere sulla notevole importanza che il Cristianesimo, con la sua storia ed i suoi Santi, ha avuto nella costruzione dell’Europa, un continente dove invece oggi, la Cristianità è spesso ignorata o allontanata, malgrado le continue esortazioni di Papa Benedetto XVI. Voler negare l’importanza fondamentale del Cristianesimo in Europa appare una vera contraddizione storica.

Proprio per questo la Mostra dedica ampio spazio ai sei santi Patroni d’Europa: Benedetto da Norcia, con la sua regola monastica «ora et labora», raffigurato nel ritratto di Hans Memling; Cirillo e Metodio, i fratelli missionari fondatori della letteratura slava; Santa Caterina da Siena, la santa illetterata autrice delle celebri «lettere» vero monumento letterario; Santa Brigida di Svezia, fondatrice di ordini religiosi, e Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, la filosofa ebrea convertita al cattolicesimo morta nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1942.

Accanto a queste eccelse figure di santità, ci sono gli altri numerosi Santi Patroni di nazioni, paesi e città, ognuno raffigurato nei suoi tipici elementi di riconoscimento, nei suoi «attributi» particolari ma anche nel proprio significato simbolico ed il particolare rilievo assunto nella storia.

L’iconografia, il culto e la biografia di ciascuno dei Santi permette così di illuminare la Società che li circonda. La mostra presenta i vari «tipi» di santità. Abbiamo infatti i martiri come: San Giovanni Battista (Tipeolo); San Sebastiano (Guercino), San Pietro (Luca Giordano). I monaci e gli eremiti: San Girolamo (Domenico Beccafumi); San Sebastiano (Guercino); San Pietro (Luca Giordano). Mistici: Santa Caterina da Siena (Andrea di Bartolo); San Francesco (Maestro della Croce); Santa Elisabetta d’Ungheria (Lippo Memmi). Ed anche la santità regale: Adorazione dei magi (Jacopo da Bassano); San Luigi re di Francia (El Greco) nonché i cavalieri di Dio: San Michele Arcangelo (Guido Reni); San Giorgio (Pietro Paolo Rubens); Santa Giovanna d’Arc (Eugène Grasset).

Insomma Santi per tutti i gusti per tutti i paesi presentati quasi come nella «Legenda Aurea», di Jacopo da Varazze del XIII secolo, che consentirà di cogliere pienamente l’importanza dei Santi Patroni, espressione e storia di tutti i paesi e di tutte le epoche, dai primi secoli dell’era cristiana fino al XX secolo. Santi forse un po’ dimenticati e trascurati nella nostra se li ha società odierna, troppo presa dal consumismo, e dalla vanità, che rischia di perdere una parte importante del messaggio delle opere d’arte che come quelle della mostra romana raffigurano scene sacre.

Proprio questa domenica, primo novembre, festa di tutti i Santi, i cristiani sono chiamati a riflettere sui Santi come figure capaci di rendere visibile Cristo. La Chiesa per le loro virtù li ha riconosciuti degni e li ha elevati all’onore degli altari. Sta a noi comprenderne il vero valore, tornando ad amare il nostro Santo patrono, ed il nostro Santo particolare, festeggiandolo con vera riconoscenza il giorno del nostro onomastico.

Concludendo, una bella mostra, visitabile sotto tre diversi aspetti: quello religioso, quello storico e quello estetico, che raccomandiamo ai fedeli, ai sacerdoti, agli amanti dell’arte, meritevole di un viaggio a Roma, e che comunque per chi fosse impossibilitato a farlo, può visitarla sullo specifico sito internet www.ilpotereelagrazia.it

Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d’Europa,fino al 10 gennaio 2010 al Palazzo Venezia, Via del Plebiscito 118, Roma.Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20; venerdì e sabato dalle 10 alle 22; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro, ridotto e gruppi 7,50 euro, 4 euro gruppi scuole. Le prenotazioni devono essere richieste minimo 15 giorni prima della data fissata.Info: 199.505150

(Nella foto: Guido Reni, San Michele Arcangelo, particolare)