Dossier
I misteri del caso Moro
Il rapimento e l’uccisione
Gli stessi brigatisti non contribuiscono, nonostante i pentimenti e le profferte di lealtà, non contribuiscono a chiarire alcuni punti controversi: quanti hanno sparato in via Fani? Secondo i brigatisti si è trattato di un’azione al limite del dilettantesco. Eppure, sotto l’aspetto militare, l’agguato di via Fani non ha precedenti e resterà l’unico del genere nella storia del terrorismo italiano. Nulla sarà paragonabile alla strage di via Fani: sia per l’alto numero di terroristi impegnati nell’attentato, sia per la qualità delle armi e dei mezzi utilizzati, sia per la ferocia dei cinque contemporanei omicidi degli uomini della scorta. Perché, nonostante l’intensa sparatoria (in qualche decina di secondi furono esplosi un’ottantina di colpi) Moro e gli assalitori restarono illesi?
Segreti mantenuti bene dai brigatisti tanto che solo nel 1993 è stato arrestato l’ultimo? dei carcerieri di Moro, poi morto in carcere di malattia.