Da solidarietà nasce altra solidarietà. È una storia davvero bella quella che unisce due situazioni drammatiche come la vertenza della cartiera Sca di Pratovecchio e i terremotati abruzzesi. Nel primo caso, fortunatamente, il dramma sembra essere giunto ad un felice epilogo: i lavoratori casentinesi avranno ancora un posto di lavoro, le minacce di trasferimento dell’azienda, con la conseguente perdita di 200 posti di lavoro, tra interni ed indotto, sono state sventate. Nel secondo caso, invece, quello della tragedia abruzzese, la situazione è ancora critica. Mentre la terra continua a tremare anche in questi ultimi giorni, i terremotati abruzzesi sono ancora costretti a vivere nelle tende. Ecco allora che i lavoratori della Sca, con un gesto che gli fa davvero onore, dopo aver risolto positivamente la propria vertenza hanno deciso di destinare il denaro raccolto per il fondo che era stato istituito nei giorni in cui la cartiera di Pratovecchio sembrava destinata alla chiusura, ai terremotati abruzzesi.Si tratta di una somma importante, 10mila euro, che è stata affidata alla Caritas della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e che saranno impiegati nei progetti di ricostruzione e di aiuto attivati in terra abruzzese. Proprio nei giorni scorsi il vice direttore della Caritas diocesana, Alessandro Buti, si era recato in Abruzzo per organizzare la presenza dei volontari della delegazione toscana assieme a don Danilo Costantino e a rappresentanti dell’Azione cattolica.