Vita Chiesa
I giovani toscani guardano a Sydney
di Stefano Liccioli
Mancano meno di cento giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney e le diocesi toscane sono impegnate nei preparativi per questo importante evento (nella foto giovani toscani a Colonia per la Gmg).
A Pisa sono cinque i giovani che andranno in Australia e si pagheranno il viaggio autonomamente, una spesa di circa duemila euro. Per quelli che restano a casa invece la pastorale giovanile della diocesi sta organizzando degli eventi che si terranno dal 16 al 20 luglio sul litorale pisano. Tutto inizierà con un concerto nella piazza centrale di Tirrenia tenuto dal frate Andrea del gruppo musicale Janua coeli, per finire con una «due giorni» a Marina di Pisa in cui ci saranno catechesi, escursioni per mete di carattere religioso-culturale, momenti di preghiera. Sabato 19 è previsto un altro concerto e delle testimonianze sul tema della XXIII GMG: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni».
Rimanendo in zona, saranno tre i giovani di San Miniato e di Volterra che raggiungeranno i loro coetanei a Sydney, mentre da Livorno ne andranno otto che si sono per lo più autofinanziati, ma hanno ricevuto anche delle offerte.
Le diocesi di Pescia, Pistoia e Massa Carrara-Pontremoli stanno lavorando insieme per organizzare «la loro GMG italiana». Dal 18 al 20 luglio circa cinquecento giovani trascorreranno insieme dei momenti forti partecipando a delle catechesi, momenti di preghiera, vita comunitaria ed è anche prevista un’escursione per vedere le stelle.
Da Pescia andranno a Sydney otto giovani, che hanno raccolto i soldi necessari lavorando o mettendo da parte un po’ di risparmi. Da Pistoia invece ne partiranno circa cinquanta, molti dei quali si aggregheranno all’Aias, Associazione Italiana Assistenza agli Spastici, per accompagnare ragazzi e ragazze diversamente abili e vivere con loro la Giornata Mondiale della Gioventù. Sono invece quarantasette i giovani che partiranno da Massa Carrara alla volta dell’Australia: alcuni di loro si sono finanziati il viaggio aderendo al progetto di risparmio delle Poste Italiane, a tutti i partecipanti la diocesi e le parrocchie di appartenenza hanno dato un contributo per ridurre il costo dell’esperienza.
A Firenze stanno organizzando la loro «GMG virtuale», da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio a Monte Senario, nei dintorni di Firenze. In questi giorni i giovani vivranno momenti di fraternità, confronto, preghiera, collegamenti in diretta con Sydney. L’equipe di pastorale giovanile sta anche pensando di fare un pellegrinaggio da Mercoledì 16 verso Monte Senario. Sono ventisette i fiorentini che incontreranno il Papa dal vivo.
A Fiesole, dal 15 al 20 luglio, ragazzi e ragazze vivranno i giorni della GMG a Loppiano, la cittadella internazionale del Movimento dei focolari. Da Fiesole voleranno a Sydney una ventina di giovani, che si sono autofinanziati il viaggio, anche con vendite varie. Programma simile anche a Lucca dove sono due i ragazzi che andranno in Australia, mentre per chi resta a casa saranno previsti collegamenti con gli eventi della GMG.
A Prato allestiranno un maxischermo per assistere in diretta alla Messa del Papa, quando da noi sarà notte. I pratesi invece che assisteranno di persona alla Messa celebrata da Benedetto XVI saranno cinque, che raggiungeranno i quarantacinque loro coetanei provenienti da Arezzo, ragazzi e ragazze che si sono pagati l’esperienza risparmiando dei soldi e, in alcuni casi, con un piccolo contributo delle parrocchie.
Per concludere questa panoramica i giovani delle diocesi di Massa Marittima-Piombino, Grosseto, Siena, Pitigliano-Sovana-Orbetello, Montepulciano-Chiusi-Pienza, si ritroveranno il 19 luglio sera per una veglia. Questo momento sarà organizzato con un parte d’intrattenimento e spettacolo, visione di filmati registrati sulla veglia di Sydney che, per ragioni di fuso orario, sarà già stata celebrata, un tempo di preghiera ed anche eventuali collegamenti in diretta con i cinquantasei giovani di queste diocesi che andranno in Australia. Per finanziare il viaggio alcuni di questi ragazzi e ragazze hanno pensato ad una lotteria interdiocesana, vendite di dolci all’ingresso di chiese ed anche un piccolo bar all’oratorio.
Un evento molto atteso, che dopo le Filippine tocca per la seconda volta l’emisfero asiatico del globo. 125mila i giovani provenienti da 120 diversi Paesi, di cui 11mila dall’Italia, che si uniranno agli oltre 100mila pellegrini locali per vivere insieme un esperienza nel segno della fede e della comunione. Nella settimana dal 14 al 20 luglio gli organizzatori prevedono oltre le 200mila presenze con punte di 500mila per la messa finale in programma domenica 20 luglio all’ippodromo di Randwick.
Tra le nazioni con il numero più alto di partecipanti figurano Stati Uniti e Italia, con Germania, Francia e Spagna più indietro. Alla lista dei Paesi presenti si aggiungono nazioni più povere, ma che grazie alla vicinanza geografica riescono a partecipare più facilmente rispetto alle edizioni precedenti come, per esempio, Timor Est e Papua Nuova Guinea.
Come procede la preparazione dell’evento?
«La preparazione va avanti bene, sono contenta. È un’esperienza nuova e interessante ed ogni giorno conosco qualcosa di nuovo, come la corretta dicitura delle preghiere, per esempio. È bello perché hai una visione d’insieme diversa rispetto a quando vivi l’evento da fuori. Inoltre è interessante vedere come si stanno preparando Paesi che non sono mai riusciti a partecipare per fattori di lontananza e povertà, come la Nuova Guinea che verrà per la prima volta».
Quali sono i tuoi compiti?
«Tutte le comunicazioni sono tradotte in quattro lingue ufficiali (inglese, italiano, francese e spagnolo) e io mi occupo di tradurre la guida del pellegrino, comunicati stampa e documenti vari».vCon voi ci sono anche molti altri giovani di varie parti del mondo. Come vi trovate a lavorare in una squadra così multicolore? v«È stimolante, ti dà molta energia. È bello perché ti relazioni con persone che arrivano da tutto il mondo e ognuno apporta il suo contributo. Ciascuno ha un compito diverso, ma si lavora tutti insieme per un unico obiettivo. Inoltre noi italiani, dopo i padroni di casa siamo i più numerosi, insieme a francesi, polacchi e tedeschi».
A Sydney si respira già aria di Gmg?
«In realtà no, è ancora presto, non si rendono ancora conto di quante persone arriveranno e della portata dell’evento, ma gli abitanti di Sydney lo capiranno solo in quella settimana».
Francesca Baldini