Opinioni & Commenti
I giovani sono il sale non lo zucchero
Chi non ha visto nel Papa, in questi giorni, un traino sicuro a Gesù? Il Papa, come sempre, ha parlato forte e chiaro. “Nella ricerca del bene, non siate secondi a nessuno”: ha detto ai giovani, riuniti il 27 luglio nel Downsview Park per la Veglia di preghiera. Ed ancora, parlando del nuovo millennio, “inaugurato con due scenari contrastanti: il Grande Giubileo e l’attentato terroristico di New York”, li ha invitati ad essere “costruttori” di una nuova “civiltà”, per “umanizzare il mondo in cui viviamo”.
Certo, il popolo delle Gmg è giovane e magari un po’ cascherone, ma è sempre una folla cristiana, impegnata nell’andare al largo. Ora i giovani sono in viaggio per casa. Cosa c’è da attendersi? Cos’è che noi attendiamo? Dall’Italia sono partiti 15/20 mila provenienti da circa 150 diocesi. Se in ogni Chiesa fossero capaci di far rivivere un po’ dello slancio di Toronto, sarebbe già un traguardo importante per le nostre comunità. Cari giovani, vien da pregare, non lasciatevi “spompare” troppo alla svelta. Mio padre è morto a 85 anni, ma ricordava sempre la sua esperienza gioiosa fatta a 25 anni, quando si recò a Roma per il Giubileo. In più credo che il confronto della Giornata abbia convinto tutti a lavorare per la giustizia. La miseria l’avete vista negli occhi dei giovani dell’Est e del Sud del mondo.