Pisa

I GIOVANI A LEZIONE DI SPAGNOLO

di Caterina Guidi

 «Habla con el Papa»: così recita lo slogan che invita i giovani della parrocchia di Ghezzano a partecipare al corso di lingua spagnola, organizzato in vista della partenza per la Giornata mondale della gioventù a Madrid. È uno strumento messo a disposizione dei giovani per meglio prepararsi a un’iniziativa che – per molti – è completamente nuova. Il gruppo di Ghezzano è fra i più numerosi fra quelli che prenderanno parte all’evento spagnolo: 28 ragazzi di questa comunità hanno aderito al «pacchetto» di due settimane, altri due si aggregheranno negli ultimi giorni del pellegrinaggio. Abbiamo incontrato i ragazzi «a casa loro», in parrocchia, proprio quando si sono ritrovati per la prima volta per il mini-corso di spagnolo, tenuto da alcuni animatori.In ogni epoca, anche ai nostri giorni, numerosi giovani sentono il profondo desiderio che le relazioni tra le persone siano vissute nella verità e nella solidarietà» ha scritto il Papa nel messaggio per la Giornata. «Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, a fondare una famiglia unita, a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice. Certamente, ricordando la mia giovinezza, so che stabilità e sicurezza non sono le questioni che occupano di più la mente dei giovani. Sì, la domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante, ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni di allora: semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza». Forse le stesse aspirazioni albergano anche nel cuore di Marco, Giulia, Massimo, dei tanti ragazzi che in questi giorni incontriamo e che si stanno preparando a partire per la Spagna. Ma è difficile – naturalmente – entrare nei loro cuori; è difficile persino aiutarli ad esprimere quello che sentono. «Vorrei che fosse un’esperienza seria e ricca, per esempio dal punto di vista delle lingue, del conoscere culture nuove» spiega Monica Maurelli, fra i più giovani del gruppo. I suoi amici – più o meno tutti di età fra i 15 e i 18 anni, alla prima esperienza di incontro mondiale oltre le frontiere – sono all’incirca sulla stessa lunghezza d’onda: «si tratterà di un’esperienza nuova, un’occasione per conoscere le usanze delle famiglie che ci ospiteranno» dice Simona Masotti; «insomma, partire per la Gmg è un’avventura» commenta Ilaria Pastorelli. E dietro a questo viaggio c’è una preparazione che dura da mesi. Sono stati gli animatori del gruppo a proporre Madrid ai ragazzi e loro hanno accettato, magari sulla scia di qualche fratello o catechista che ha partecipato alle precedenti edizioni a Colonia, Roma, uno addirittura a Sydney. Per abbattere almeno un po’ il costo del viaggio (600 euro in tutto) a Ghezzano si sono organizzati fin da febbraio: «Abbiamo messo su uno spettacolo di cabaret – spiegano i ragazzi -, le classiche vendite di torte fuori dalla chiesa e una bella “cena con delitto”. La comunità ha partecipato con grande attenzione e  – alla fine – siamo riusciti a racimolare 100 euro a testa per finanziarci il viaggio». Non è poco.Ma i ragazzi sono pronti anche «spiritualmente» all’evento? Difficile a dirsi. Alla domanda: «ma, ricordare il titolo della Giornata?» segue un silenzio un po’ imbarazzato, forse solo perché ci conosciamo poco. Uno di loro poi «rompe il ghiaccio» e azzarda: «è una frase sull’essere radicati nella fede…». In effetti le parole di Paolo ai Colossesi «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» forse non sono di memorizzazione facile. In passato ci sono stati titoli più «immediati»: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Roma 2000); «Voi siete il sale della terra, la luce del mondo» (Toronto 2002), oppure «Siamo venuti per adorarlo» (Colonia 2005). Poco importa: «ci sarà tempo laggiù per approfondire il tema» spiega l’animatore Francesco Federico. Gli fanno eco i «suoi» ragazzi: «è difficile avere delle aspettative dal punto di vista spirituale. Questo è un pellegrinaggio e noi intanto partiamo, poi si vedrà». La parrocchia ha fatto nei mesi scorsi anche un campo scuola per lanciare e proporre la Gmg: i ragazzi sanno ormai tutto su come e perché sono nati gli incontri mondiali con il Papa. Sanno dove sono state le edizioni passate e sanno rispondere «a tono» a chi consiglia loro di lasciar perdere questi viaggi inutili. Non sanno ancora però cosa aspettarsi esattamente da questa grande esperienza di Chiesa, inventata un quarto di secolo fa da Giovanni Paolo II. Lo scopriranno tra poche settimane.

La proposta Ucsi: «filmate l’evento. Premieremo le migliori riprese»

Si  avvicina la Giornata mondiale della gioventù di Madrid e tantissimi ragazzi pisani si stanno giù preparando al viaggio. «Molti di loro – osserva Antonello Riccelli, giornalista di Granducato tv e presidente regionale dell’Ucsi, l’associazione dei giornalisti cattolici – useranno piccole telecamere e telefoni per documentare (e poi ricordare) questa esperienza.E qualcuno, magari chi è più appassionato, riuscirà anche a confezionare dei veri e propri minireportage».Di qui l’idea dell’Ucsi toscana: valorizzare tutte queste «videotestimonianze», almeno le più significative.L’appello: «inviateci allora i vostri brevi filmati entro il 10 settembre; saranno valutati da una giuria di professionisti e saranno mostrati (e premiati) in una iniziativa pubblica a ottobre».Il regolamento: inviate il vostro filmato originale entro il 10 settembre alla casella di posta elettronica ucsitoscana@tiscali.it utilizzando un qualsiasi formato video. Dovrete anche mandare tutti i vostri dati, sarete contattati direttamente per la successiva presentazione.Il filmato, montato e sonorizzato, dovrà durare da 90 a 180 secondi e non potrà superare la dimensione di 50 MB.Assicura Riccelli: «Sarà un modo per fare informazione “dal basso” su un grande evento della chiesa mondiale». E il 17 agosto giornata Tricolore a MadridL ‘appuntamento è per il 17 agosto: una delegazione di giovani italiani, soprattutto diciottenni, insieme con il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, e ai vescovi italiani presenti a Madrid, si ritroverà nella Chiesa di San Juan de la Cruz per pregare e incontrarsi con gli spagnoli. L’incontro si concluderà con l’offerta -  all’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio María Rouco Varela, e alla Conferenza episcopale spagnola – di una riproduzione della statua della Madonna di Loreto e una del crocifisso di San Damiano. Da qui i giovani italiani raggiungeranno le piazze madrilene, per partecipare al Festival della gioventù.L’idea di una giornata «nel segno del tricolore» prende le motivazioni da quanto il cardinale Angelo Bagnasco ha pronunciato durante l’omelia della celebrazione per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: «Siamo qui oggi per elevare a Dio l’inno di ringraziamento per l’Italia – ha detto Bagnasco. Non è retorica, né tantomeno nostalgia quella che ci muove, ma la consapevolezza che la patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme un’esigente responsabilità.