Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I frati minori non lasceranno il santuario di S. Margherita

Alla vigilia della festa annuale della Patrona, giovedì 22 febbraio, abbiamo chiesto a padre Federico Cornacchini, rettore del santuario e guardiano del convento di Santa Margherita, una parola di chiarimento sulla vicenda.I Frati minori francescani lasceranno il santuario?«Dopo il Capitolo Provinciale della Toscana, nel maggio 2006, si era creato un tormentone insopportabile. Qualcuno aveva dato per scontato quella che era invece solo un’ipotesi (peraltro da verificare attentamente) suggerita dal Capitolo. Le voci che ci sono giunte hanno creato in noi sofferenza e disagio, per cui abbiamo voluto scoprire se tutto quel polverone avesse un autentico fondamento. Abbiamo pregato lo Spirito Santo e Santa Margherita per fare chiarezza. Al termine, io stesso ho messo per iscritto alcune riflessioni condivise e firmate da tutta la fraternità».Quali sono state le vostre conclusioni?«Pur nella piena disponibilità all’obbedienza, noi, frati di questo convento, intendiamo difendere e continuare la presenza dei Frati minori e il loro servizio di custodi del santuario che, conservando il corpo incorrotto della Santa, è giustamente ritenuto il santuario francescano più importante e significativo dopo quello della Verna. Santa Margherita ci ricollega addirittura alla grazia delle origini del nostro Ordine; da Gesù stesso è stata affidata come figlia spirituale ai Frati minori fin dall’inizio della sua conversione. La sua vita continua ad essere ancor oggi un messaggio vivo di estrema attualità».Esistono fonti storiche che giustifichino la vostra presenza nel santuario?«Nella “Legenda de vita et miraculis beatae Margaritae de Cortona”, scritta dal suo confessore e direttore spirituale fra Giunta Bevegnati, si leggono queste parole rivolte da Gesù a Margherita in uno dei tanti colloqui mistici: “Io, plasmatore della tua bellezza interiore e amorosamente desideroso di esaltarla, riuscii ad illuminare la tua coscienza e ad ispirarti di andare a Cortona e lì porti sotto l’obbedienza dei miei Frati minori. E tu, riacquistata la forza d’animo, ti dirigesti senza indugio verso Cortona e, secondo il mio consiglio, ti affidasti ai frati, seguendo docilmente le loro indicazioni e con somma vigilanza mettesti in pratica i loro insegnamenti”».Come si spiega allora la voce dell’abbandono del santuario?«La spiegazione più ovvia si trova forse nel fatto che i più giovani frati non conoscono oggi Santa Margherita in tutta la sua bellezza spirituale».E questo sarebbe sufficiente a chiudere una presenza di oltre 750 anni?«Chi volesse chiudere questa presenza dimostrerebbe di non conoscere la funzione di questo santuario e soprattutto la ricchezza spirituale e l’attualità del messaggio cristiano che emana da Santa Margherita».Il santuario è sempre frequentato ed ha ricevuto visite insigni.«Innumerevoli sono i pellegrini, le famiglie, i gruppi parrocchiali che accedono al santuario per confessioni, catechesi, meditazione, esercizi spirituali: pellegrini che provengono dall’Italia e dall’estero. Ma storicamente significative sono state le visite di due Pontefici: Leone X nel 1515 e Giovanni Paolo II il 23 maggio 1993».Fortunatamente di questa ipotesi non si parla più.«Sembra che ad evitare l’errore di lasciare la custodia del santuario sia intervenuto qualcuno dall’alto. Chiunque sia, lo ringrazio di cuore perché ha fatto un sapiente discernimento».Quindi non ci saranno cambiamenti.«Noi, Frati minori, abbiamo assunto l’ impegno dinanzi al Papa, dinanzi al Vescovo, dinanzi alle autorità civili e al popolo di Cortona di custodire il suo Corpo e il suo santuario. Così è stato per secoli e così dovrà essere per il futuro».Felice conclusione.«Dopo tanta sofferenza, una grandissima gioia quando ho saputo che una “luce” ha illuminato dall’alto i nostri Superiori portandoli alla decisione di non lasciare questo santuario».Benito Chiarabolli