Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I favolosi anni Cinquanta «rivivono» a Sansepolcro.

Sansepolcro rinnova l’appuntamento con il passato con la terza edizione di «Artes» la rassegna degli antichi mestieri e scene di vita popolare dal 1899 ad oggi promossa da Davide Gambacci presidente del consorzio «Terra della Valtiberina» con la collaborazione di Cna e Confartigianato Imprese. Il successo degli anni scorsi determinato da una viva partecipazione dei cittadini e dall’affluenza di oltre 15mila visitatori ha creato i presupposti per l’istituzionalizzazione della manifestazione da parte della municipalità biturgense intenzionata a farne un evento clou della città. Il quarto fine settimana di giugno è ormai diventata la data canonica della rassegna, pertanto da venerdì 26 a domenica 28 dopo le 18 la storia, le tradizioni, le arti e gli antichi saperi professionali dell’alta valle del Tevere prenderanno di nuovo vita nell’atmosfera crepuscolare della parte più bella del centro storico dell’antico borgo. Merlettaie e ricamatrici torneranno a lavorare davanti «all’uscio» di casa assieme a falegnami, ceramisti, fabbri, orafi e a tutte le altre maestranze che nei primi decenni del’900 hanno reso l’artigianato locale un’eccellenza assoluta prima dell’industrializzazione. I pittori scenderanno in «piazzetta» a misurarsi con la recente fotografia che da palazzo Pretorio condurrà il visitatore attraverso le immagini dell’epoca e le carrozze trainate da cavalli opporranno la loro eleganza alla modernità delle Vespa e Lambretta dei centauri col foulard del motoclub «Il ferraccio». A Palazzo delle Laudi sarà allestito l’elegante ballo dello storico «Pozzo di Piero» in contrapposizione ai ragazzi popolani che faranno rivivere per strada la magica atmosfera del juke box. I colpi e i rintocchi degli artigiani faranno da contrappunto agli antichi strumenti dell’associazione musica meccanica italiana e agli stornelli toscani degli «Amici di’ Chianti». Anche il vernacolo come una vera e propria gemma del patrimonio culturale biturgense, depositario della più genuina identità borghese, tornerà a risplendere grazie alla compagnia teatro popolare di Sansepolcro; ogni sera verrà rappresentata «La serva forestiera» scritta da Donatella Zanchi – instancabile direttrice artistica di Artes animata da un profondo amore verso la città natale – una commedia brillante che ricorda come le vicende umane siano uguali in ogni tempo. Infine i giovani in costume si mescoleranno tra la folla annullando del tutto la distanza tra passato e presente. Al di là dell’evento Artes è un’occasione per riscoprire i gesti semplici ma sapienti del passato e un tempo più a misura d’uomo, una dimensione in cui il fare costituisce un elemento qualificante per la realizzazione personale, per la partecipazione alla società, uno strumento per costruire rapporti umani più schietti. In attesa di quello che ormai il principale evento organizzato dal consorzio degli artigiani tiberini, da qualche giorno il sodalizio ha inaugurato uno spazio espositivo nella zona di porta fiorentina a Sansepolcro. Si tratta di uno showroom per esporre e promuovere i prodotti dell’artigianato locale e che dalle prossime settimane sarà anche la nuova sede del consorzio «Terra della Valtiberina». di Elena Girolimoni