Vita Chiesa

I discorsi di Benedetto XVI a Colonia

I testi integrali dei discorsi per la XX Gmg a ColoniaGiovedì 18 agosto1. Cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Köln/Bonn2. Festa di accoglienza sul Reno3. Saluto sulla Roncalliplatz Venerdì 19 agosto4. La visita alla Sinagoga di Colonia5. Incontro con i seminaristi6. Incontro ecumenico Sabato 20 agosto7. Incontro con i musulmani8. Veglia con i giovani Domenica 21 agosto9. Messa a Marienfeld10. Angelus11. Saluto ai vescovi tedeschi12. Cerimonia di congedo

BENEDETTO XVI, EUCARESTIA, VOCAZIONE, MISSIONE LE PISTE DELLA GMG (24 agosto)

Ai giovani, agli ebrei, ai musulmani, ai cristiani Il Papa e i giovani. A Colonia hanno avuto un intenso dialogo che ha permesso ad entrambi di conoscersi reciprocamente e in profonditá. Fin dalle sue prime parole, Benedetto XVI ha scelto di andare all´essenziale. “A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio”. I giovani lo hanno ascoltato e partecipando in diretta a tutti gli incontri che il Papa ha avuto durante il suo soggiorno a Colonia, hanno cercato di capire quali saranno i tratti che caratterizzeranno questo nuovo Pontificato. Pubblichiamo di seguito alcuni stralci dei discorsi del papa a Colonia ripercorrendo le tappe piú significative di questo dialogo a “tu per tu” con i giovani e con il popolo tedesco. SPALANCATE IL VOSTRO CUORE«A tutti vorrei dire con insistenza: spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo! Concedetegli il “diritto di parlarvi” durante questi giorni! Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso! Esponete le vostre gioie e le vostre pene a Cristo, lasciando che Egli illumini con la sua luce la vostra mente e tocchi con la sua grazia il vostro cuore». «Cari giovani, la felicità che cercate, la felicità che avete diritto di gustare ha un nome, un volto: quello di Gesù di Nazareth, nascosto nell’Eucaristia. Solo lui dà pienezza di vita all’umanità!»Ai giovani, sul Reno, 18 agosto UN CRIMINE INAUDITO«Nel XX secolo (…) nel tempo più buio della storia tedesca ed europea, una folle ideologia razzista, di matrice neopagana, fu all’origine del tentativo, progettato e sistematicamente messo in atto dal regime, di sterminare l’ebraismo europeo: si ebbe allora quella che è passata alla storia come la Shoà. Le vittime di questo crimine inaudito, e fino a quel momento anche inimmaginabile, ammontano nella sola Colonia a 7.000 conosciute per nome; in realtà, sono state sicuramente molte di più. Non si riconosceva più la santità di Dio, e per questo si calpestava anche la sacralità della vita umana».Alla Sinagoga di Colonia, 19 agosto PASSI ECUMENICI«La fratellanza tra i cristiani non è semplicemente un vago sentimento e nemmeno nasce da una forma di indifferenza verso la verità. Essa è fondata sulla realtà soprannaturale dell’unico Battesimo, che ci inserisce nell’unico Corpo di Cristo» «Sono ben consapevole che molti cristiani in questo Paese, e non in questo soltanto, si aspettano ulteriori passi concreti di avvicinamento. Me li aspetto anch’io. Infatti è il comandamento del Signore, ma anche l’imperativo dell’ora presente, di continuare in modo convinto il dialogo a tutti i livelli della vita della Chiesa. Ciò deve ovviamente avvenire con sincerità e realismo, con pazienza e perseveranza nella fedeltà al dettato della coscienza. Non può esserci un dialogo a prezzo della verità; il dialogo deve svolgersi nella carità e nella verità». Ai rappresentanti delle Chiese cristiane, 19 agosto INSIEME CONTRO IL TERRORISMO«Continuano a ripetersi in varie parti del mondo azioni terroristiche, che seminano morte e distruzione, gettando molti nostri fratelli e sorelle nel pianto e nella disperazione. Gli ideatori e programmatori di questi attentati mostrano di voler avvelenare i nostri rapporti, servendosi di tutti i mezzi, anche della religione, per opporsi ad ogni sforzo di convivenza pacifica, leale e serena. Il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele, che calpesta il diritto sacrosanto alla vita e scalza le fondamenta stesse di ogni civile convivenza. Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo». «Insieme, cristiani e musulmani, dobbiamo far fronte alle numerose sfide che il nostro tempo ci propone. Non c’è spazio per l’apatia e il disimpegno ed ancor meno per la parzialità e il settarismo. Non possiamo cedere alla paura né al pessimismo. Dobbiamo piuttosto coltivare l’ottimismo e la speranza. Il dialogo interreligioso e interculturale fra cristiani e musulmani non può ridursi ad una scelta stagionale. Esso è infatti una necessità vitale, da cui dipende in gran parte il nostro futuro.»Ai musulmani, 20 agosto LE IDEOLOGIE NON SALVANO«Solo dai santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo. Non sono le ideologie che salvano il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vivente, che è il nostro creatore, il garante della nostra libertà, il garante di ciò che è veramente buono e vero. La rivoluzione vera consiste unicamente nel volgersi senza riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo stesso tempo è l’amore eterno. E che cosa mai potrebbe salvarci se non l’amore?». Discorso alla veglia, Marienfeld, 20 agosto LA RELIGIONE FAI-DA-TE«In vaste parti del mondo esiste oggi una strana dimenticanza di Dio. Sembra che tutto vada ugualmente anche senza di Lui. Ma al tempo stesso esiste anche un sentimento di frustrazione, di insoddisfazione di tutto e di tutti… E così insieme con la dimenticanza di Dio esiste come un “boom” del religioso… Si sceglie quello che piace, e certuni sanno anche trarne un profitto. Ma la religione cercata alla maniera del “fai da te alla fin fine non ci aiuta. È comoda, ma nell’ora della crisi ci abbandona a noi stessi. Aiutate gli uomini a scoprire la vera stella che ci indica la strada: Gesù Cristo! Cerchiamo noi stessi di conoscerlo sempre meglio per poter in modo convincente guidare anche gli altri verso di Lui».Omelia, Marienfeld, 21 agosto UNA CHIESA GIOVANE«I giovani, andando alla ricerca di una pienezza di vita, pur con le loro fragilità e lacune, conducono i Pastori ad ascoltare le loro domande e ad impegnarsi perché l’unica vera risposta, quella di Cristo, giunga loro comprensibile. Sta a noi, dunque, far tesoro di questo dono che Dio ha fatto alla Chiesa in Germania, raccogliendone la sfida e valorizzandone le potenzialità». «Questo significa essere Chiesa aperta al futuro, ricca come tale di promesse per le nuove generazioni. I giovani, infatti, non cercano una Chiesa giovanilistica, ma giovane nello spirito; una Chiesa trasparente a Cristo, Uomo nuovo». «Ancora una volta i giovani si rivelano per noi Pastori una provocazione salutare, perché ci chiedono di essere coerenti, uniti, coraggiosi. Noi, per parte nostra, dobbiamo educarli alla pazienza, al discernimento, al sano realismo. Ma senza falsi compromessi, per non annacquare il Vangelo». Ai vescovi tedeschi, 21 agosto

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