Toscana
I «decreti flussi» diventano triennali
Come è stato ampliamente pubblicizzato, il Governo ha predisposto una disegno di legge che modificherà profondamente ove approvato dal Parlamento le attuali norme in materia di immigrazione e sulla condizione dello straniero in Italia. Data la rilevanza delle innovazioni proposte, iniziamo oggi una serie di articoli nella quale illustreremo i principali cambiamenti proposti. Intanto va chiarito che si tratta di un «disegno di legge-delega». Ciò significa, in sostanza, che il Parlamento nel momento in cui dovesse varare il testo delegherà il Governo ad emanare un decreto legislativo che modificherà il Testo Unico sull’immigrazione sulla base di una serie di principi e criteri direttivi vincolanti. Secondo la proposta del Governo tali modifiche dovranno essere adottate entro 12 mesi dall’approvazione della legge da parte del Parlamento, «e comunque non prima del gennaio 2008»: un percorso quindi tutt’altro che breve, ma che dovrebbe consentire un ampio dibattito e quindi un risultato maggiormente condiviso.
n attesa della definizione di tali liste, verrà istituita una Banca dati interministeriale di raccolta delle richieste di ingresso per lavoro e delle offerte di lavoro. Verranno previste quote numeriche destinate all’inserimento lavorativo di stranieri a seguito delle richieste provenienti da regioni, province autonome, enti locali, associazioni imprenditoriali, professionali e sindacali nonché istituti di patronato, con la costituzione di forme di garanzia patrimoniale a carico dell’ente o associazione richiedente. Analogo meccanismo varrà anche per le richieste provenienti da un cittadino italiano o neocomunitario (con permesso di soggiorno di lungo periodo) «in possesso di un reddito adeguato a prestare idonea garanzia patrimoniale limitatamente ad un solo ingresso per anno e con possibilità di nuova richiesta, per gli anni successivi, previa dimostrazione dell’inserimento lavorativo o del rimpatrio dello straniero precedentemente garantito». Verranno infine rivisti i canali di ingresso e soggiorno agevolato al di fuori delle quote (ex art. 27 T.U. immigrazione): attualmente riguardano casi come le alte professionalità, i giornalisti, gli atleti e i calciatori, i lavoratori dello spettacolo, ecc.
Simone Consani e Marco Noci anolf.toscana@cisl.it