Opinioni & Commenti
I cent’anni di un giornale: è l’oggi il suo tempo
Ripercorrendo questo cammino emergono delle costanti che lo qualificano e lo caratterizzano: il radicamento sul territorio, l’attenzione ai problemi della gente, la fedeltà all’identità cristiana. Caratteristiche mantenute, nonostante i tanti mutamenti avvenuti in questo lungo periodo della nostra storia, segnato da vicende raccontate con la schiena dritta, costi quel che costi.
Nel settembre 2003 un’altra tappa significativa: «L’Araldo» entra a far parte di «Toscanaoggi», il settimanale di sedici diocesi della nostra regione. È una scelta meditata e convinta: collegarsi all’esperienza giornalistica delle altre Chiese della Toscana in un cammino comune che lo arricchisce e lo potenzia senza privarlo né della sua gloriosa testata, né della sua peculiarità. Contemporaneamente porta in dote al settimanale regionale la ricchezza di una Chiesa viva e propositiva e di un territorio ricco di fermenti. «L’Araldo» contribuisce così alla realizzazione del progetto nato nel 1983: dotare la nostra regione di un settimanale che fosse nel panorama della stampa regionale presenza unitaria e quindi più incisiva e autorevole.
«L’Araldo» può quindi essere giustamente fiero del suo passato, senza nostalgia però né riposo appagante su quel che fu. Per un giornale l’oggi è il suo tempo e deve sempre domandarsi ciò che oggi gli è richiesto.
Il senso del Convegno al di là di ogni giusta celebrazione è deve essere proprio questo: far ponte tra memoria e futuro, anche tracciando qualche orientamento concreto che, a mio parere, può derivare da quella che considero una priorità per la nostra stampa: saper essere sempre più giornali intelligentemente alternativi, come è del resto nella loro tradizione più autentica.
MONTEPULCIANO, CONVEGNO E FESTA PER I CENTO ANNI DEL SETTIMANALE «L’ARALDO»