Toscana

HONDURAS: NUOVO GRAVE ATTO DI VIOLENZA SU INDIGENI TOLUPAN, PER CARPIRE LORO TERRE

Un ennesimo, grave atto di violenza, ha colpito la comunità indigena Tolupan in Honduras, poche centinaia di persone che lottano per mantenere la proprietà della terra dalle mire di latifondisti e allevatori locali. Il 9 novembre scorso – ma la notizia è arrivata in Italia soltanto nelle ultime ore – Selvin Vladimir Pérez Vieda, 23 anni, Wendy Waleska Aguilar Sanchez, 31 anni, e Henry Leonel Pérez Pérez, 22 anni, sono stati barbaramente uccisi a colpi di mitragliatrici in una imboscata sulla via del ritorno dopo una breve visita alla famiglia nella comunità di Mango Seco – Tribù Candelaria. I tre sono, rispettivamente, il figlio, la fidanzata ed il nipote di Marìa Magdalena Pérez Vieda, indigena Tolupan di nazionalità honduregna, rifugiata politica in Italia dal febbraio 2007, di cui il SIR aveva già raccontato la storia nel 2007 e 2008. Selvin Vladimir e Henry Leonel si erano congedati nel 2007 dal corpo di Polizia Nazionale dell’Honduras, mentre Wendy Waleska era un’ispettrice distaccata presso la Polizia Comunitaria di Tegucigalpa, nota alla cittadinanza come presentatrice del programma televisivo istituzionale “Panorama Policial”. I Tolupan, una delle 9 etnie del Paese, vivono nel dipartimento di Yoro, una zona ricchissima di terra, risorse minerarie, legname e acqua, oggetto di interesse e sfruttamento da parte di latifondisti e multinazionali. Da anni continuano ad essere uccisi da sicari professionisti nell’impunità e disinteresse generale, soprattutto a livello governativo.Magdalena è dovuta fuggire nel 2007, lasciando quattro figli alle cure della sorella, dopo le minacce di morte ricevute per non aver voluto firmare un documento di cessione di una terra. All’epoca le avevano già ucciso otto membri della famiglia, tra cui un fratello, il suocero, uno zio, un cugino. Intorno a lei si è creata, a Roma e in Italia, una rete di solidarietà di diverse associazioni, riunite nel Comitato italiano di solidarietà con il popolo Tolupan dell’Honduras, che oggi denuncia i fatti e chiede di “offrire un contributo economico per le spese necessarie a seppellire i morti di questa ennesima strage e a trasferire, almeno temporaneamente, la famiglia Pérez Vieda in un luogo sicuro” (c.c.b. intestato a Granello di Senape, Cassa di Risparmio di Bra – Ag. 3 Bandito Iban: IT16K0609546045000110111256, indicando come causale “Honduras”). Due dei tre familiari di Maria Magdalena uccisi nei giorni scorsi avevano già subito un grave attentato il 27 aprile del 2007 e si erano miracolosamente salvati. I responsabili dell’aggressione, “con molta probabilità legati ai medesimi di quella fatale del 9 novembre 2010 – osserva il Comitato italiano – non erano mai stati perseguiti penalmente, nonostante le denunce circostanziate dovute al riconoscimento di alcuni membri del commando da parte delle vittime”. Maria Magdalena, pur sconvolta dal dolore, ha avuto il coraggio di denunciare quest’ultimo atto, così come l’imboscata del 2007 e numerosi altri assassini, pestaggi, intimidazioni e minacce, parte della “strategia di pressione del signor Santiago Inestroza e dei suoi uomini per convincere i Tolupanes della tribù Candelaria ha cedere la propria terra allo sfruttamento suo e delle imprese nazionali e multinazionali interessate alle ingenti ricchezze naturali che essa custodisce”. I membri del Comitato Italiano di Solidarietà con il Popolo Tolupan dell’Honduras chiedono alle autorità dell’Honduras di “investigare a fondo i fatti denunciati, ora e nel passato, e le persone indicate nelle denunce quali responsabili e mandanti”, di “garantire la sicurezza della famiglia della signora Maria Magdalena Pérez Vieda e dell’intera popolazione di Mango Seco-Tribù Candelaria” e di fare “tutto il necessario per aprire cammini di soluzione pacifica alla drammatica situazione di violenza che da anni soffrono il popolo Tolupan, i popoli indigeni e larga parte della popolazione dell’Honduras”.Sir