Italia

Haiti, trovato il corpo di Guido Galli

TROVATO MORTO IL FUNZIONARIO ONU GUIDO GALLI. Il funzionario dell’Onu Guido Galli (nella foto) è stato ritrovato morto tra le macerie dell’Hotel Christopher dove la Minusth, la forza di pace Onu sull’isola, aveva il suo quartier generale. Galli, 45 anni, di Firenze, in un primo momento risultava per errore nell’elenco degli italiani sopravvissuti. Il funzionario Onu, al momento del sisma, era impegnato in una riunione presieduta da Hedi Annabi, tunisino responsabile della missione, e dal viceresponsabile Luiz Carlo da Costa. Di entrambi l’Onu aveva confermato già da giorni la morte, mentre continuavano le ricerche del corpo dell’italiano. E’ stata l’Onu stessa a comunicare la triste notizia alla famiglia Galli nella tarda serata di domenica 17 gennaio. “L’ho sentito la domenica precedente al terremoto – ha dichiarato lunedì mattina all’Ansa la madre -. Ci chiamava due volte alla settimana. Stava bene, era felice. Quel lavoro lo aveva scelto, era contento di impegnarsi per il rispetto dei diritti umani”. Il funzionario fiorentino era ad Haiti, stabilmente, dal luglio 2008 ed era addetto a compiti di mediazione politica con il governo locale. “Guido seguiva incarichi delicati – ha raccontato la sorella Francesca – nell’ambito di relazioni tra l’Onu e il governo haitiano”.In una telefonata alla famiglia dell’agronomo fiorentino, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che definisce Galli un “fiorentino coraggioso, che ha dedicato la sua vita all’impegno per gli altri nelle Nazioni Unite”, ha espresso “l’impegno di onorare la memoria di un fiorentino che ha lottato per l’ideale di pace e di democrazia”. Un minuto di silenzio, in ricordo di Galli, è stato osservato questo pomeriggio all’apertura del consiglio comunale di Firenze, in Palazzo Vecchio, seguito poi da un applauso. Galli aveva già preso parte a diverse missioni Onu e Toscana Oggi lo aveva intervistato nel maggio del 2002, quando era in Afghanistan.Nel pomeriggio di lunedì l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, ha inviato una lettera (testo integrale) a padre Giovanni Roncari della parrocchia dei Santi Francesco e Chiara a Montughi dove risiede la famiglia del funzionario dell’Onu, perché le comunicasse i sentimenti suoi e dell’Arcidiocesi.“Profonda commozione” è stata espressa anche da Sauro Gori, coordinatore dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Firenze, che “insieme a tutti i componenti dell’ufficio fiorentino ART Toscana ONU esprimono la loro profonda e sincera solidarietà e vicinanza alla famiglia Galli”.

LA VISITA DI BAN KI-MOON. «E’ una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi decenni». Così il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che domenica 17 gennaio è giunto ad Haiti per incontrare il presidente Robert Preval e rendersi conto di persona della situazione. Nel sisma – il cui bilancio complessivo di vittime e danni resta ancora molto incerto (si temono fino a 200 mila morti) – hanno perso la vita, per il crollo del quartier generale Onu, anche una quarantina di uomini delle Nazioni Unite, mentre restano dispersi centinaia di caschi blu e altri dipendenti dell’Onu.

ANCORA VIVI TRA LE MACERIE. Intanto, a quasi 6 giorni dal sisma, si continua ad estrarre persone vive dalle macerie. Sono finora 70 a Port au Prince i sopravvissuti trovati tra le macerie della città dalle 43 squadre che,lavorando senza interruzione giorno e notte hanno già rastrellato il 60% del territorio. “ E’ un numero record rispetto a qualsiasi altro sisma – ha detto Elizabeth Byrs, portavoce dell’organismo dell’Onu per l’assistenza umanitaria (Ocha) – e non è persa la speranza di trovarne altre”.  Più fonti indicano intanto che sembrano aumentare le difficoltà nella distribuzione degli aiuti – dai beni di prima necessità coke cibo, acqua, medicinali e attrezzature mediche – mentre, anche a causa dei saccheggi, peggiorano le condizioni generali di sicurezza. 

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