Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Guglielmino degli Ubertini entra nel duomo di Arezzo.

Guglielmo degli Ubertini torna ad Arezzo e la città gli dedica una serie di eventi fra cui l’edizione notturna di giugno della Giostra del Saracino.I resti mortali di quello che fu Vescovo e signore di Arezzo dal 1248 al 1289, rientreranno in città a 719 anni esatti dalla sua morte, avvenuta nella famosa battaglia di Campaldino (nei pressi di Poppi), mentre Guglielmo si trovava alla guida delle truppe aretine ghibelline nel terribile scontro con quelle fiorentine di parte guelfa. Alla traslazione delle spoglie del noto Vescovo si è giunti grazie al decisivo impulso impresso dalle ricerche e dalle indagini scientifiche, guidate da Pier Luigi Rossi, le quali hanno accertato che Guglielmino era stato sepolto, assieme ad altri due nobil’uomini che ebbero la stessa sorte, sotto il pavimento della chiesa di Certomondo, proprio al margine della piana dove venne combattuta la sanguinosa battaglia. Il progetto per oltre un anno è stato condiviso dai vertici delle istituzioni locali, a partire dalla firma di un protocollo d’intesa che definiva la strada da seguire.Tra i firmatari, in prima fila, si trova la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, assieme alla Provincia e al Comune di Arezzo, al Comune di Poppi, alle parrocchie di Ponte a Poppi e della Cattedrale di Arezzo, alla Fraternita dei Laici, al Capitolo della Cattedrale di Arezzo, alla Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, oltre all’Opera del Duomo che ha assunto il coordinamento organizzativo. Il Vescovo Gugliemo viene ricordato per aver permesso la costruzione dell’ospedale di Santa Maria del Ponte e per aver approvato l’istituzione della Fraternita di Santa Maria della Misericordia (oggi Fraternita dei Laici).Rimase nella storia della diocesi aretina per aver partecipato al Concilio di Lione e, tornato in Italia assieme al Papa Gregorio X, per aver ospitato il pontefice in città dove morì il 10 gennaio 1276. Pochi giorni dopo la morte del Santo Padre, proprio ad Arezzo venne celebrato il primo vero conclave della storia, il quale elesse Innocenzo V al soglio di Pietro.Il ricco programma degli eventi dedicati al «rientro» delle spoglie di Guglielmino degli Ubertini prenderà avvio con la S.Messa in suffragio del Vescovo Guglielmo che il suo successore, monsignor Gualtiero Bassetti, celebrerà proprio a Certomondo domenica 8 giugno, alle ore 21. L’appuntamento con la traslazione, invece, è stato fissato per mercoledì 11 giugno, anniversario del celebre «sabato di San Barbara» in cui Guglielmino perse la vita.Alle ore 21, nei pressi di Porta San Clemente, la comunità di Poppi consegnerà alla città di Arezzo le spoglie del Vescovo che, dopo una solenne processione con i musici, gli sbandieratori e i rappresentanti dei quartieri, attraverserà le vie cittadine sino a giungere in Cattedrale. Al termine della serata, i resti mortali saranno collocati sotto l’altare del Beato Gregorio, consentendo dopo oltre sette secoli la «riunione« dei due fondatori del duomo di Arezzo. Un convegno in VescovadoLe celebrazioni in onore del Vescovo Guglielmino degli Ubertini continueranno anche sabato 21 giungo. Alle 9 è prevista una S.Messa in suffragio che monsignor Gualtiero Bassetti celebrerà in duomo con il clero aretino Dalle 10.30, invece,, nel salone del Palazzo vescovile si svolgerà il convegno dal titolo «Guglielmo Vescovo: da Arezzo a Campaldino (e ritorno)», che vedrà gli interventi di Francesco Mallegni, don Antonio Bacci, Liletta Fornasari, Pier Luigi Rossi e Iacopo Gori e nel quale sarà ricostruito il profilo di Guglielmo, pastore e amministratore, e saranno illustrate le ragioni del suo ritorno ad Arezzo, nella Cattedrale da lui avviata.

Infine, sabato 21, l’appuntamento è in piazza Grande con la Giostra del Saracino dedicata proprio al Vescovo Guglielmo.