Opinioni & Commenti
Guerra, un brutto inizio per un finale drammatico
Molti autentici amici degli Stati Uniti inutilmente sconsigliavano l’impresa. Inascoltato il «mai!» del Papa che supplicava di uscire dalla tenaglia disumana del terrorismo e della logica di guerra. Purtroppo il presidente Bush ha preferito dare ascolto alla cosiddetta «intelligence» dei servizi segreti che gli assicuravano la possibilità di una «guerra lampo» di decapitazione dell’odioso regime di Saddam Hussein per la concomitante rivolta popolare che avrebbe accolto gli anglo-americani come liberatori e portatori di democrazia.
Penso che la parola «intelligenza», in ogni modo pronunciata, andrebbe abolita senz’altro dai vocabolari bellici. Infatti, assistiamo ancora una volta a stragi di civili provocate dalla stupidità delle «bombe intelligenti», anche se gli esperti ci avevano assicurato che la nuova generazione di codesti ordigni era assai meno idiota della precedente. E quel vecchio in lacrime, con i calcinacci sul volto, che si aggirava fra le macerie delle povere case bombardate, ripeteva alle telecamere occidentali: «no democracy, please!».