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GUERRA IRAQ, BOMBE SUL MERCATO DI BAGHDAD
Almeno 14 persone sono rimaste uccise nelle strade di Baghdad in un bombardamento che ha colpito un mercato in un quartiere a nord della città. I missili caduti oggi su un mercato di Baghdad hanno seminato lo sconcerto tra la popolazione, che fino a questo momento riteneva che gli statunitensi avessero una tecnica praticamente perfetta. Lo ha detto alla MISNA monsignor Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo dei Latini nella capitale irachena, raggiunto telefonicamente in questi minuti dalla MISNA. Il presule specifica di non aver personalmente assistito alla strage, costata la vita ad almeno 14 persone, perché è accaduta in un quartiere lontano dalla sua residenza e più precisamente in una zona popolare, nel nord della città. Tuttavia prosegue l’arcivescovo di origine libanese se ne parla molto tra la popolazione. La gente è stata colta di sorpresa e adesso è frustrata e scoraggiata. Si può sempre pensare che sia stato un errore, ma ha comunque provocato una tragedia. Monsignor Sleiman prosegue riferendo che anche oggi si sono udite numerose esplosioni, seppure meno frequenti di ieri, e una nuova sirena d’allarme è suonata circa mezz’ora fa. Continua intanto la tremenda tempesta di sabbia che da qualche giorno flagella il Paese. C’è talmente tanta sabbia nell’aria che anche i rumori delle esplosioni arrivano attutiti.
Il regime iracheno ha minato i ponti di accesso a Baghdad e sta intensificando il ricorso a «tattiche terroristiche» per contrastare i militari americani e britannici. Lo ha detto all’Ansa una fonte ufficiale del Comando centrale in Qatar. «Secondo le informazioni di intelligence di cui disponiamo – ha detto la fonte americana del comando di As Sayliyah, che ha chiesto di restare anonima – Saddam Hussein ha fatto collocare esplosivo sui ponti di accesso alle città».