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Guerra: card. Zuppi, “non possiamo abituarci alla morte dei bambini”
L'arcivescovo di Bologna e presiedente della Cei ha dialogato con la giornalista Monica Maggioni e il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, durante l’Assemblea generale di Confartigianato, in corso a Roma.
“Dopo la pandemia da Covid 19, stiamo vivendo un’altra pandemia, quella che il Papa chiama la terza guerra mondiale a pezzi”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presiedente della Cei, dialogando con la giornalista Monica Maggioni e il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, durante l’Assemblea generale di Confartigianato, in corso a Roma.
“Faticosamente tutti noi, dopo la pandemia, abbiamo capito che ci si salva solo insieme che siamo davvero sulla stessa barca”, l’analisi di Zuppi, che ha citato la “luce nel buio della pandemia” rappresentata dalla “statio” di Papa Francesco del 27 marzo 2020, da solo in in una piazza San Pietro vuota. “Finora pensavamo che la guerra fosse qualcosa di molto controllabile e circoscrivibile, oggi capiamo invece che ci sono conseguenze”, il riferimento al tragico senario attuale.
Di qui l’invito ad “essere artigiani di pace”, rivolto dal presidente della Cei, sulla scorta di Papa Francesco, soprattutto “a chi ha in mano le scelte che possono cambiare le sorti del mondo”. Per Zuppi è necessario inoltre “il coinvolgimento personale: non possiamo abituarci al dolore, al fatto che muoiano i bambini. E invece accettiamo che possano morire migliaia di bambini per mano dei terroristi”.