Opinioni & Commenti
Guerra all’Iraq, la nuova dottrina di Bush
La possibilità di una guerra contro l’Iraq nonostante l’accordo di massima, raggiunto tra il governo iracheno e gli ispettori Onu resta concreta e rischia di coinvolgere un settore il Medio Oriente già da troppo tempo insanguinato.
Siamo davvero come ha ricordato il Papa all’Angelus di domenica scorsa «davanti a una situazione internazionale gravida di tensioni, a tratti incandescente», anche perché la guerra è ancora considerata da alcuni governi, come ineludibile. È questo invece il tempo di operare ancor di più per «la grande causa della pace». Una pace nella giustizia, certo, perseguita con intelligenza e realismo, ma sempre con la volontà forte di trovare le soluzioni possibili, nella consapevolezza che la guerra, anche quando le sue motivazioni fossero ampiamente condivise, è un male in sé, soprattutto perché sono gli innocenti che ne pagano il prezzo più alto.
Oltre il caso Iraq. Pace e guerra nella nuova dottrina Usa — DI ENRICO CHIAVACCI