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Guerra: Ac, mobilitazione per la pace e la giustizia tra i popoli. Adesione alla manifestazione del 5 novembre

“In questo momento di grandi paure e profondo fermento, è necessario ribadire con chiarezza che il lavorìo per la pace è continuo, ed è efficace se le donne e gli uomini di buona volontà se ne prendono cura nel quotidiano".

“La pace non deve diventare uno dei tanti temi su cui la politica pensa ‘a giorni alterni’, rendendolo, da tema fondante e unitivo quale è, un motivo di polemica. Allo stesso tempo, è necessario che gli sforzi individuali siano raccolti dai tanti attori della società civile, affinché questi stimolino la classe politica tutta ad assumere nelle decisioni il criterio della pace”.

È quanto afferma l’Azione cattolica italiana (Ac) in una nota del suo Consiglio nazionale, diffusa oggi, in cui l’aggressione russa contro il popolo ucraino viene stigmatizzata come “inaccettabile”.

“Come associazione che vive tra la gente siamo ben consapevoli del dibattito politico ed economico che si è aperto sul conflitto in Ucraina, e sugli effetti che questo sta avendo sulle nostre vite. Il caro-energia sta mettendo alla prova tutti, soprattutto le famiglie e le persone più fragili” prosegue l’Ac che avverte “la duplice necessità di non ‘abituarci’ mai alla guerra (addirittura nella sua espressione più letale e distruttiva, la guerra atomica) e di invocare instancabilmente pace, giustizia, verità e libertà”.

Da qui l’adesione alla manifestazione “Europe for peace” del prossimo 5 novembre, definita dall’Ac, “uno sforzo generoso per trovare un sentire comune tra quanti invocano pace, con la richiesta del cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati di pace, espressione di solidarietà al popolo aggredito e alle vittime di tutte le guerre, e la richiesta di messa al bando di tutte le armi nucleari”. Il Consiglio nazionale dell’Ac nella nota ribadisce “l’instancabile lavoro dell’associazione per la pace”, e chiede alla Presidenza nazionale Ac di “approfondire contenuti e obiettivi della manifestazione del 5 novembre, nell’auspicio che possa essere un momento di unità del Paese e di profondo rispetto del popolo ucraino e di tutti i popoli che subiscono la brutalità della guerra”.

Tra i prossimi appuntamenti dell’Ac in tema di pace e giustizia si segnala la terza edizione della “School of peace”, promossa dall’Istituto di diritto internazionale della pace Giuseppe Toniolo insieme a Caritas, Focsiv, Pontificia Università Lateranense e Missio, in programma il prossimo 18-20 novembre.