Opinioni & Commenti
Guarire con la solidarietà
La Giornata mondiale del malato, ricorrenza che si celebra annualmente l’11 febbraio, assume questa volta, come scrive il Papa nel suo Messaggio, un singolare significato. Essa, infatti, avrà luogo a Lourdes, ove la Vergine apparve l’11 febbraio del 1858.
La Giornata del malato è un momento importante per sensibilizzare le comunità cristiane, la società civile e le istituzioni sanitarie a farsi carico delle problematiche che riguardano il mondo della salute e ad impegnarsi per una sempre più qualificata assistenza e cura delle persone malate. Insieme, è momento importante per aiutare gli ammalati a valorizzare, come soggetti attivi, la loro condizione sia sul piano umano che cristiano.
In questa prospettiva il ruolo della parrocchia può diventare fondamentale, a condizione, come affermò monsignor Alessandro Plotti, presidente della Conferenza episcopale toscana, nella sua relazione al Convegno nazionale su «La parrocchia, comunità sanante nel territorio», che «essa sia una comunità che sana non soltanto il corpo ma anche lo spirito, che integra, che aggrega, che stimola ed educa soprattutto a farsi carico dei problemi dei più deboli, che sia una comunità di vita, di amore, di solidarietà, di servizio, di dialogo, di fede».
Così la pastorale della salute può aiutare la parrocchia a ricostruire la sua identità e a riaprirsi al mondo esterno, perché la malattia non ha nessuna etichetta.
La sanità toscana, un cantiere aperto