Cultura & Società
Grosseto, presentazione dell’antico Evangeliario di origine etiopica esposto nel duomo
Dal 27 giugno nella cattedrale di Grosseto è esposto un antico Evangeliario in pergamena di origine etiopica, scritto in lingua ge’ez (idioma semitico usato in Etiopia fino ad alcuni secoli fa), di incerta datazione (fine XV sec.-inizi XVI), probabilmente proveniente dal Tigray (Etiopia settentrionale). Il manoscritto, in deposito permanente presso il Museo archeologico e d’arte della Maremma, è stato recentemente sottoposto a restauro conservativo grazie all’Istituto per l’Oriente “Carlo Alberto Nallino” e all’associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente nel quadro del progetto del Miur: “Studi e ricerche sulle culture dell’Asia e dell’Africa: tradizione e continuità, rivitalizzazione e divulgazione”.
Nell’ambito di “ArtetraNoi”, la rassegna curata dall’ufficio diocesano per la pastorale culturale per riportare, per brevi periodi, in cattedrale opere o oggetti d’arte sacra che racchiudono un valore che va oltre il dato artistico, in collaborazione col Museo archeologico e d’arte della Maremma è stato pensato un momento che aiuti a comprendere meglio il valore e il significato di questo antico codice, in cui sono riportati i testi dei quattro vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), impreziosito da due pagine in cui sono raffigurati gli evangelisti Marco e Luca e da cornici policrome all’inizio di ogni vangelo.