Vita Chiesa
Grosseto, nel nome di Lorenzo una festa per i poveri e per i cristiani di Aleppo
Il coraggio di partire, il coraggio di donare, il coraggio di soffrire. Sono questi i tre atteggiamenti che hanno caratterizzato il cammino umano e di fede di san Lorenzo e che il cardinale Lorenzo Baldisseri, ospite della Diocesi per queste celebrazioni laurenziane, ha affidato alla Chiesa di Grosseto.
Lo ha fatto nell’omelia del Solenne Pontificale, celebrato questa mattina in una Cattedrale colma di fedeli. E lo ha fatto offrendo un continuo parallelo tra la storia di santità di Lorenzo, patrono della città e della diocesi di Grosseto, e quello che Papa Francesco sta offrendo al mondo intero attraverso le sue parole, i suoi gesti, il suo magistero. Quello di una Chiesa coraggiosa prima di tutto nell’uscire.
Il cardinale ha esortato la comunità cristiana di Grosseto ad interrogarsi su «quale cammino Dio vi chiede?», su «quali strade nuove il Signore vi sta aprendo?» e «su cosa siete chiamati a lasciare?».
La prima realtà verso la quale indirizzarsi sono i poveri. Il cardinale, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, lo ha evidenziato richiamando proprio la storia del diacono Lorenzo, che all’imperatore che voleva i tesori della Chiesa si presentò con una lunga schiera di poveri, e richiamando i ripetuti appelli di Papa Francesco in tal senso.
«È lodevole – ha detto il cardinale rivolgendosi ai grossetani – l’iniziativa che per il secondo anno consecutivo avete intrapreso in occasione delle feste di San Lorenzo di promuovere la Raccolta per la Caritas», così come il presule ha manifestato apprezzamento per le altre iniziative attraverso le quali «state sperimentando la gioia di camminare insieme ai poveri» ed ha auspicato che «gli sforzi» che la Diocesi sta compiendo insieme al territorio «a favore dei vostri ‘tesori’ che sono i poveri si intensifichino sempre di più, nonostante le difficoltà».
L’accoglienza del cardinal Baldisseri sul sagrato. Il Pontificale è stato preceduto dal saluto ufficiale al cardinal Baldisseri da parte del sindaco della città sul sagrato della Cattedrale, mentre all’inizio della celebrazione eucaristica il vescovo Rodolfo Cetoloni ha indirizzato al presule un saluto a nome di tutti, con la richiesta di portare a papa Francesco «il nostro saluto e il nostro desiderio di impegno per il bene in questa porzione di Chiesa in Maremma».
Il sindaco di Grosseto ha, poi, acceso il cero votivo in onore di San Lorenzo, mentre durante la processione offertoriale sono stati portati all’altare, insieme al pane e al vino, anche la grande luce per Aleppo accesa dal vescovo Rodolfo il 3 luglio scorso alla Cava di Roselle in occasione del «Concerto Insieme» e il contenitore in cui, in questi giorni di festa, molti grossetani hanno lasciato la loro offerta per i cristiani di Aleppo.
Il Pontificale in Cattedrale, a cui hanno preso parte numerose autorità civili e militari del territorio, rappresenta il momento culminante delle celebrazioni religiose legate alla festa del patrono, insieme alla processione in onore di San Lorenzo, che domenica sera ha riversato a Grosseto una folla di persone in un clima di gioia e di preghiera intensi, grazie anche alle testimonianze che sono state offerte da due famiglie in difficoltà economica accolte dalla Caritas nell’ambito del progetto «famiglie solidali» e dalla casa della carità della parrocchia Addolorata; da quelle del parroco di Aleppo, p. Ibrahim Alsabagh insieme ad alcune famiglie cristiane della città siriana; a quella di uno dei delegati della diocesi al prossimo convegno ecclesiale di Firenze. Voci diverse per narrare i «tesori» di San Lorenzo.
Raccolta di San Lorenzo. La raccolta in generi alimentari promossa in favore dell’Emporio della solidarietà della Caritas diocesana ha fruttato oltre 3 tonnellate di cibo donato sia nella giornata dell’8 agosto da coloro che hanno fatto la spesa nei 5 supermercati Conad e Simply della città, sia tra domenica e questa mattina da coloro che hanno portato cibo nell’atrio del palazzo vescovile.
Un risultato andato oltre le aspettative, che ha richiesto un grande impegno organizzativo, ma che ha rappresentato l’ulteriore prova di quanto coinvolgimento si possa realizzare attorno ad iniziative di carità operosa. Serviranno, invece, alcuni giorni per avere il dato delle offerte in denaro raccolte in favore della comunità cristiana di Aleppo.