Toscana

Grosseto, l’Università Cattolica ai licei Chelli per due giornate di orientamento

È l’iniziativa dell’Università Cattolica, che torna a Grosseto con una proposta altamente qualificante per i giovani che, avviandosi a concludere le scuole superiori, si guardano attorno per capire cosa fare del loro futuro, quale percorso di studi intraprendere e presso quale Università.

“La due giorni si terrà il 15 e 16 ottobre – spiega la preside Paola Biondo Di questa importante opportunità dobbiamo ringraziare un nostro ex studente, Cesare Fattoi, che dopo la maturità ha proseguito i suoi studi alla Cattolica di Milano, dove si è laureato in Giurisprudenza e che oggi è delegato regionale dell’associazione Amici dell’Università Cattolica. È grazie al suo impegno, infatti, che possiamo offrire ai nostri studenti due giornate importanti di orientamento universitario, senza dubbio importante per aiutare i ragazzi a mettere a fuoco percorsi praticabili per il loro futuro”.

“Le due giornate – spiega Cesare Fattoi – si svolgeranno secondo il format tipico previsto per queste attività dall’Università Cattolica di Milano e dall’Istituto Toniolo e si inserisce nella serie di eventi sul territorio programmati per l’avvicinamento al centenario dell’Ateneo che sarà celebrato il prossimo anno. Parteciperanno al corso “in presenza”due psicologhe dell’Università che erogheranno i test per l’orientamento e produrranno per il secondo giorno dei report individuali di orientamento per ogni studente. In più, gli studenti del Chelli avranno l’opportunità di

assistere ad una lezione in videoconferenza con la professoressa Cinzia Susanna Bearzot, ordinaria di Storia greca all’Università Cattolica di Milano. Fra l’altro la professoressa Bearzot – continua Fattoi – è la figlia di Enzo Bearzot, storico ct della Nazionale campione del mondo del 1982, a cui di recente la città di Grosseto ha intitolato anche una piazza nei pressi dello stadio Zecchini”.

Alla due giorni di orientamento offre la sua collaborazione anche l’U.s. Grosseto, che sarà presente il 16 ottobre, con Massimo Tassi, direttore generale del settore giovanile, al momento istituzionale, che precederà la lezione della professoressa Bearzot e alla quale interverranno anche il vescovo Rodolfo e gli assessori Riccardo Ginanneschi e Chiara Veltroni in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Particolarmente soddisfatto di questa opportunità è don Roberto Nelli, incaricato diocesano per l’Università Cattolica. “La Cattolica – dice – è sicuramente l’istituzione più alta e più significativa dell’impegno educativo e culturale della Chiesa Italiana. Sorta all’inizio del secolo scorso dentro la Chiesa stessa con padre Agostino Gemelli e Armida Barelli, che aveva fatto convergere su questo progetto l’attenzione di tutta l’Azione Cattolica. Per questo, fin dagli anni ottanta, come incaricato diocesano, ho sempre cercato una collaborazione con questa istituzione. Iniziammo con il Centro culturale “Vittorio Bachelet”, poi con il corso di aggiornamento, a livello nazionale, per gli insegnanti di Religione e ultimo tentativo, sicuramente il più importante, è stato quello di iniziare una collaborazione con la Facoltà di Viticoltura ed Enologia della sede di Piacenza per un Master per la formazione di viticoltori dei Paesi dell’est europeo e uno studio sulla coltivazione della vite selvatica e della produzione della vite nelle isole. Purtroppo questo progetto naufragò per la pressione di altri istituti universitari della regione. Ora finalmente la Cattolica torna a Grosseto per un corso di orientamento universitario per gli studenti del Liceo Chelli e, oltretutto, questo lo si deve al delegato regionale Cesare Fattoi, uno dei primi studenti del nostro Liceo. Per questo in me c’è solo gratitudine al Signore per tutto quello che opera”.

“Siamo felici di intervenire a questa due giorni – spiega Massimo Tassi, direttore generale del settore giovanile dell’Us Grosseto 1912 – in rappresentanza della squadra di calcio della nostra città. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di costruire un percorso importante che valorizzi soprattutto i giovani e le famiglie del nostro territorio, partendo dal Centro sportivo di Roselle, che rappresenta a tutti gli effetti la casa del Grifone, e seguendo i ragazzi nella loro crescita non solo calcistica, ma anche umana. Ed è proprio riprogettando il calcio, partendo dalle esigenze dei nostri ragazzi, che possiamo costruire un percorso di sportività e appartenenza che ci renda orgogliosi di rappresentare, in qualunque categoria, in campo e fuori, la nostra città”.