Vita Chiesa
Grosseto, #lascuolachevorrei: una «carta» per la scuola cattolica
Una «carta costituzionale» che definisce identità, visione, missione e valori. È quella che d’ora in avanti avranno a disposizione tutte le scuole cattoliche della diocesi di Grosseto come esito concreto del percorso #lascuolachevorrei, avviato a maggio dalla stessa Diocesi con l’obiettivo di riorientare strategicamente l’insieme delle scuole cattoliche attraverso un percorso ampio e partecipato di ascolto dal basso.
Questa mattina sono stati resi noti gli esiti del percorso, durante una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il vescovo Rodolfo Cetoloni, il responsabile del coordinamento delle scuole cattoliche don Pier Mosetti, e il formatore professionale e consulente aziendale Marco De Santis, cui è stata affidata la guida e l’animazione dell’intero progetto.
Il percorso è iniziato l’11 maggio con la conferenza stampa nella quale fu presentato il progetto e lanciato l’hashtag #lascuolachevvorrei. La conferenza stampa ha messo in modo un passaparola molto positivo, che è proseguito, poi, con il focus group del 22 maggio. Negli spazi della Fondazione Chelli per tre ore circa 70 personalità del mondo culturale, economico, istituzionale, del volontariato, delle professioni e delle categorie produttive, tutti rappresentativi di sfaccettature e competenze diverse di Grosseto e della provincia, hanno contribuito con interventi originali a rispondere ad 8 grandi domande:
Il focus group ha acceso l’attenzione sulle scuole cattoliche della diocesi di Grosseto facendo emergere almeno tre dimensioni molto positive:
– L’immagine di un governo aperto e trasparente, in grado di ascoltare e integrare la realtà territoriale
– La capacità di innovazione, perché le scuole cattoliche hanno scelto un approccio di riorientamento partendo dal basso, mostrandosi capaci di adattarsi ai cambiamenti in atto con la tempistica giusta,
– La capacità di valorizzare il senso di cittadinanza, perché il focus group ha coinvolto persone che rappresentavano molte sfaccettature del territorio.
Al focus group sono seguiti, nelle settimane successive, 4 tavoli di lavoro tematici che hanno avuto come protagonisti insegnanti, personale non docente, presidi, genitori, rappresentanti degli studenti. Ogni tavolo aveva ad oggetto uno specifico ambito e al termine di ciascun incontro è stato redatto un testo, confluito poi nella redazione della «carta costituzionale» in grado di rispondere alla domanda su che cosa sono oggi le scuole cattoliche della diocesi di Grosseto.
Le 4 direttrici che delineano la fisionomia delle scuole cattoliche della diocesi di Grosseto
Identità. Noi siamo una scuola aperta, che coinvolge in maniera attiva gli studenti nei loro percorsi formativi. Per questo insegnanti e famiglie condividono la stessa attenzione alla crescita autentica dei bambini e dei ragazzi. Responsabilità, professionalità e passione educativa caratterizzano i nostri insegnanti e permettono l’acquisizione di quelle competenze utili e importanti per affrontare il presente e il futuro. Per facilitare l’apprendimento, curiamo i nostri ambienti e favoriamo un clima sereno e accogliente. L’ispirazione cattolica che ci distingue permette a ognuno di essere se stesso e promuove lo sviluppo della persona nella sua globalità.
Visione. Noi crediamo che la scuola e la famiglia siano luoghi in cui si sperimentano attenzione e ascolto. E’ dunque importante che collaborino per condividere la responsabilità educativa. Formare significa accompagnare una persona a scoprire e comprendere la realtà, per coglierne la bellezza e le opportunità di crescita. Acquisire consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità, per mezzo di un corretto orientamento formativo, permette il potenziamento della persona. Questo favorisce lo sviluppo di una sana competitività per eccellere nelle sfide.
Missione. La nostra missione è formare ogni alunno affinché possa crescere consapevole di sé, responsabile dei suoi talenti e felice
«Questo lavoro che ci ha visti impegnati per un periodo lungo – ha commentato il vescovo Rodolfo Cetoloni – è servito a ridirsi il valore di una proposta educativa che ha un radicamento e una storia molto bella a Grosseto. E’ emerso da parte di tutti il desiderio di dare una risposta trasparente: come Chiesa vogliamo infatti che ciò che siamo e desideriamo essere sia sempre visto in trasparenza».
«Il lavoro che ci ha visti protagonisti come coordinamento delle scuole cattoliche – ha spiegato don Pier Mosetti, responsabile del coordinamento – è in continuità con il passato, ma nello stesso tempo ci ha permesso di darci un’ossatura su alcuni punti costruiti insieme da tutte le scuole».
Marco De Santis, formatore professionale e consulente az iendale, è colui che ha guidato l’intero percorso. «Abbiamo portato avanti – ha spiegato – due lavori indipendenti: prima, col focus group, abbiamo chiesto al territorio le idee intorno alla scuola. Abbiamo chiuso i risultati in un cassetto e abbiamo avviato la fase interna con 4 tavoli tematici che si sono riuniti con periodicità per definire e dare contenuti precisi a identità, visione, missione e valori. Poi abbiamo unito i due momenti per dare vita alla carta costituzionale delle scuole cattoliche della diocesi. Si è trattato di un percorso nuovo, dal basso verso l’alto: chi vuole può unirsi alla camminata; non abbiamo, infatti, costruito un prodotto per ‘catturare’ una fetta di mercato».