Cultura & Società
Grosseto: il Requiem k626 di Mozart sabato 21 maggio in cattedrale
Le navate del duomo di Grosseto sono pronte per essere lo scenografico palcoscenico del Requiem K 626 di Wolfang Amedeus Mozart. Sabato 21 maggio, alle ore 21,15, l’Orchestra Sinfonica Europa Musica di Roma, i cori polifonici «Harmonia Vocalis», «Ruggero Giovannelli» e il «Polifonico della Scuola Popolare di Musica di Testaccio», con la straordinaria partecipazione di solisti di levatura nazionale, proporranno il capolavoro del genio salisburghese.
II fascino del tutto peculiare che viene da sempre riconosciuto al Requiem in re minore K. 626, è certamente legato al fatto che questa partitura è l’ultima del catalogo di Mozart, a causa della prematura scomparsa del compositore. Dunque un lavoro funebre intrecciato alle vicende della morte prematura dell’autore che lasciò di fatto «incompiuta» l’opera. L’integrale del Requiem così come possiamo ascoltarlo oggi è frutto di un accurato rimaneggiamento realizzato sugli appunti e sulle tracce lasciate dal maestro. Alla morte del compositore infatti, il 5 dicembre del 1791, la vedova Constanze, in difficili condizioni economiche, decise di far ultimare la partitura in modo da consegnarla al misterioso committente e ricevere il giusto compenso; senza beninteso rivelare l’apporto di mani diverse da quelle del marito. A completare le parti e le orchestrazioni fu principalmente Franz Xaver Süssmayr, allievo del compositore, coadiuvato da altri due allievi, Joseph Eybler e Franz Jakob Freystädtler.
Il concerto per soli coro e orchestra, voluto dalla Diocesi di Grosseto, vede la direzione musicale del maestro Francesco Traversi a capo dell’Orchestra Sinfonica Europa Musica di Roma con ben 3 cori preparati, dal M° Renzo Renzi e dal M° Claudio Maria Micheli, e prestigiosi solisti quali Minni Diodati, soprano, Valeria Pennacchini, contralto, Antonio Sapio, tenore, e Massimo di Stefano, basso.
“Invitiamo i grossetani a cogliere l’occasione di assistere a questa grande serata di musica e riflessione – dice don Franco Cencioni, proposto del Capitolo della Cattedrale – Il concerto è a ingresso gratuito grazie al sostegno economico della Fondazione Atlante per la Maremma che ringraziamo profondamente per la squisita e pronta disponibilità manifestata, e rappresenta una grande opportunità di riflessione sul senso cristiano della vita e della morte in un momento in cui la pandemia prima e la guerra poi ci stanno riproponendo la riflessione sul senso ultimo dell’esistenza”.