Vita Chiesa
Grosseto: don Gianni Malberti della fraternità San Carlo, richiamato dai suoi superiori, lascia la Maremma
L’annuncio del suo ritiro dalla diocesi di Grosseto è stato dato alla comunità parrocchiale di Castiglione della Pescaia, di cui è parroco dal 2003, dallo stesso sacerdote, oggi alla Messa prefestiva.
La scelta è maturata in seguito al venir meno, in Diocesi, di una comunità dei sacerdoti di San Carlo, dopo il ritiro da Grosseto di altri confratelli nel corso degli ultimi anni, due dei quali – don Antonio Maffucci e don Sandro Spinelli – deceduti, rispettivamente a novembre 2020 e ad aprile di quest’anno. In più sono sopraggiunti problemi di salute che gli hanno reso faticoso continuare nell’impegno pastorale in una realtà vasta e composita. Oltre che Castiglione della Pescaia, infatti, dal 2020 don Gianni, coadiuvato dal sacerdote diocesano don Francisco Iniguez Padilla, ha la responsabilità anche delle parrocchie di Punta Ala e Tirli.
Il sacerdote continuerà a reggere le tre parrocchie sino a domenica 21 novembre, quando saluterà la comunità parrocchiale di Castiglione della Pescaia.
Nato a Milano nel 1954, don Gianni è sacerdote da quasi quarant’anni. In Maremma è arrivato a metà anni ‘90 dopo essere rientrato da Novosibirsk, in Siberia, dove la Fraternità San Carlo aveva avviato una missione, in mezzo a un popolo che per 60 anni non aveva più visto sacerdoti. Arrivato in Diocesi, gli fu affidata la parrocchia di Bagno di Gavorrano, dove è rimasto fino al 2003, quando il vescovo Agostinelli lo inviò parroco a Castiglione della Pescaia. Nei suoi anni a Grosseto, don Gianni è stato anche direttore dell’ufficio catechistico, ha impostato – su incarico del vescovo Agostinelli – il pellegrinaggio Marrucheti-Campagnatico e ha seguito anche il cammino della fraternità di Cl.
“Saluteremo don Gianni in modo appropriato domenica 21 novembre, solennità di Cristo re, durante la Messa delle ore 11 – dice il vescovo Giovanni – ma fin d’ora desidero esprimere a lui e alla Fraternità San Carlo la gratitudine di questa Chiesa diocesana per l’opera che hanno portato avanti e per il carisma con cui hanno arricchito la storia recente di questa realtà ecclesiale. Ai fedeli di Castiglione, Punta Ala e Tirli dico, in primo luogo, di pregare per lui, per il suo ministero che proseguirà altrove e per questa Chiesa diocesana. Sarà mia cura provvedere a individuare la migliore soluzione pastorale per quella che è la parrocchia più grande della diocesi all’esterno della città di Grosseto”.