Cultura & Società
Greve in Chianti, l'”Annunciazione” di Montefioralle torna a risplendere
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“La storia dell’arte – dichiara Don Flavio Rossetti, parroco di Montefioralle – è fatta anche di questo, di legami affettivi, di rapporti sociali che si rafforzano grazie all’opera che è tornata a splendere, un dono prezioso di Ilaria e Simone che arricchisce la chiesa e la sua comunità”. Nell’Annunciazione è raffigurata la Madonna, seduta nella sua camera sulla destra, di fronte l’Arcangelo Gabriele che con una mano benedice, con l’altra tiene il giglio. In mezzo, a rappresentare lo Spirito Santo, la colomba bianca, mentre ai lati i due santi: sulla destra Santo Stefano, patrono di Montefioralle, sulla sinistra San Giovanni Battista, protettore di Firenze. All’inaugurazione, avvenuta in un giorno speciale, il 26 dicembre in occasione di Santo Stefano, hanno preso parte i promotori Cristina e Simone Anichini, l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti, don Flavio e il sindaco Paolo Sottani che hanno scoperto il dipinto mostrandolo in tutta la sua magnificenza alla cittadinanza.
La tavola è stata dipinta a tempera su tavola in legno di pioppo e nasce a forma di lunetta cui, successivamente, si aggiungono due porzioni che ne ampliano le dimensioni. Il Maestro di Sant’Ivo, attivo negli anni a cavallo tra il XIV e il XV secolo, è un artista formatosi nella bottega a Firenze di Agnolo Gaddi. Era molto stimato, come testimonia il numero consistente di opere che realizzò per Firenze. La sua vicenda artistica contribuisce a chiarire aspetti della vita sociale, religiosa e culturale fiorentina, tra la fine del Gotico e l’inizio del Rinascimento.