Mondo

Grecia: Papamanolis (vescovi greci), «Senza Ue non si va da nessuna parte»

«A questo punto speriamo che all’annuncio del raggiungimento dell’accordo faccia seguito al più presto anche la firma. La Grecia senza l’Unione europea non può andare da nessuna parte». Con queste parole il presidente dei vescovi cattolici del Paese ellenico, monsignor Franghiskos Papamanolis, commenta al Sir l’esito dell’Eurosummit che ha varato un piano salva-Grecia di circa 86 miliardi, 25 dei quali destinati a ricapitalizzare il sistema bancario.

Atene, in cambio, dovrà entro mercoledì approvare diverse riforme, dall’Iva alle pensioni, tagli di spesa e incremento di tassazione per le categorie più agiate.

«Non potevamo fare a meno di questo accordo – dice l’arcivescovo – adesso come greci dovremo imparare ancora di più a lavorare e a fare economia. Devo dire con rammarico che questi ultimi sei mesi (da quando Syriza ha vinto le elezioni a fine gennaio, ndr) è stato tempo perso. Il nostro governo non ha ben compreso la situazione. Va detto che Tsipras ha ereditato una situazione bruttissima. Ha vinto le elezioni con promesse che non poteva mantenere. Ecco, ora si accorge della cruda realtà che non si può disconoscere. La Grecia senza l’Europa non può andare da nessuna parte». «Il Paese deve riacquistare fiducia per continuare a camminare – spiega mons. Papamanolis – oggi più che mai serve coesione e unità d’intenti. Un Governo di unità nazionale potrebbe essere di aiuto, ma i partiti devono mettere da parte interessi particolari. Entro domani – conclude – ci aspettiamo un rimpasto di governo – tre ministri dicono i media greci dovrebbero dimettersi. Intanto le banche sono ancora chiuse e la nostra speranza è che firmino l’accordo. Un accordo che va contro il ‘no’ uscito vincitore al referendum che probabilmente nessuno in Grecia ha ben capito perché nessuno glielo ha spiegato».