Cultura & Società

Grande Fratello, trionfa il vuoto delle gente inutile

Allora, dov’eravamo rimasti? Ah sì. Erika è stata eliminata, esuberata, insomma spedita a casa sua, a Spoleto. Salvi Ascanio, Carolina e Domenico. Patrick ha rotto per sbaglio gli occhiali di Ilaria e lei s’è fatta cogliere da una crisi isterica, senza motivo plausibile: che ci farà mai con gli occhiali in quella casa? Non c’è niente da leggere né la tv da guardare, i compagni ormai li conosce a memoria, in piscina gli occhiali non si mettono… boh. Primi baci in diretta ma solo per i masoch-stakanovisti della diretta Sky, quelli che s’infliggono ore e ore di baggianate, di gente inutile stravaccata in divano che divaga con resistibili pensieri sul senso della vita. Solo loro hanno colto il primo bacio tra Katia e Carolina, due lei. Recitavano, ma c’è chi giura che facessero un po’ sul serio. Canale 5 non dovrebbe mandare in onda la scena, in un sussulto di moralità. Il primo bacio tra un lui, Ascanio, e una lei, la solita Katia, è andato in onda alle 5.30 sul fatal divano. Beati gli insonni.

Con supremo sprezzo del ridicolo, così il sito ufficiale del programma (www.grandefratello.com) descrive l’evento: «Tornando a fondersi in un solo corpo, Ascanio e Katia diventano, se è possibile, ancora più arditi… Poi la bionda principessa si adagia sulle ginocchia del principe, roteando dolcemente il bacino…». Eccetera. Il resto ve lo risparmiamo, orrori ortografici compresi, tra cui un «qual’è» con apostrofo (rosso, non rosa) nella home page. Proprio sul copywriter la Endemol, la mitica società di produzione, doveva risparmiare? Tra i nominati freschi anche Domenico e Ilaria, ossia padre e figlia. Oseranno dividere la famiglia?

Vi abbiamo aggiornati anche se non ce n’era bisogno, forse. La quarta edizione del Grande Fratello (GF), ricondotta da Barbara D’Urso, raccoglie infatti telespettatori a palate. Ricordate le grida di dolore di mezzo mondo – il mondo responsabile e consapevole, il mondo colto e raffinato, il mondo che ha a cuore la salute mentale della specie – in occasione della prima edizione? Tutti afoni. E come dargli torto? Se, a furia di strillare, nessuno ti dà retta, smetti. Se, nonostante gli strilli, gli ascolti rimangono costanti, e anzi si moltiplicano i cloni, come le isole dei famosi e patacche del genere, ti passa la voglia. Se, quando strilli le tue critiche, ti dicono che non può essere così brutto e diseducativo un programma che piace tanto, di fronte a non-argomento del genere, che cosa ribatti? Ti chiudi in uno sdegnoso e sdegnato silenzio. Li lasciate lì. Con i loro tuguri – una sorta di cella di punizione – e le loro suite – il premio – dove Katia, anziché Ascanio, s’è portata Serena. E tutto sommato ben gli sta.

Il GF, in Italia e nel mondo, funziona ancora benissimo. Non avremmo dovuto dubitarne. Si tratta infatti della perfetta epifania della società liquida, fluida e individualista. Consideriamone le caratteristiche. La società di cui sopra, che è la nostra, erge a valori supremi il movimento, la flessibilità, il cambiamento. Detesta i legami solidi e durevoli, ad esempio la famiglia fondata sulla fedeltà che pretende di stare insieme per sempre, aprendosi alla vita; le associazioni, il volontariato, i sindacati. Incoraggia altresì i legami lievi, morbidi, mutevoli. Il GF è fatto di questo genere di legami. Una dozzina di perfetti sconosciuti sono costretti a solidarizzare – mica si sono scelti da sé, li ha scelti la produzione – cercando però di farsi fuori, giacché lo scopo è restare da soli. Se la società solida ergeva a valore la solidarietà, quella liquida la disdegna a favore del più schietto individualismo e della più bieca competizione. Che razza di comunità è quella della casa del GF? Una comunità dovrebbe essere fatta per durare, conservarsi, allargarsi, stringere i legami, rinsaldare le relazioni. Quella del GF ha obiettivi diametralmente opposti: deve scomporsi, perdere pezzi, sbriciolarsi fino al trionfo dell’uno.

Se è vero che la tv suggerisce, ingigantendoli, modelli di pensiero e di comportamento, siamo fritti. Dietro i suoi modi gentili e lievi, da spettacolino innocuo, il GF è puro distillato di veleno inoculato nei nostri bulbi oculari e incrinanti i nostri timpani. A questo punto, che i partecipanti siano gente comune smaniosa di vivere una grande emozione, consistente nel farsi vedere da chiunque mentre ci si lava i denti, oppure siano un ibrido tra l’attorucolo di scarso talento ma somma faccia tosta e il figurante a cottimo, non ha alcuna importanza. La somma verità che emerge indubitabile dalla quarta edizione è che il Grande Fratello ha lo scopo di renderci tutti figli unici: soli con noi stessi, soli contro tutti. Katia intanto bacia Carolina e bacia Ascanio. Bacia tutti, lei. Giuda non saprebbe fare di meglio.