Si sta rilevando una forma di «viva catechesi», e a suo modo una «giornata vocazionale straordinaria», la felice scelta della diocesi di trasferire le ordinazioni diaconali nelle comunità parrocchiali dove i giovani seminaristi svolgono la loro attività pastorale negli anni di preparazione al sacerdozio. Domenica 28 maggio era in festa la comunità dell’Orciolaia ad Arezzo per Danilo Costantino eletto diacono dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. Danilo è entrato nel seminario di Arezzo nel 1997 e in questi anni si è fatto conoscere e apprezzare in diverse comunità parrocchiali della diocesi: a Santa Teresa d’Avila a San Giovanni Valdarno, a Badia al Pino fino all’Orciolaia. Per le attività giovanili dell’intera diocesi Danilo è diventato in questi anni un punto di riferimento, quasi un’istituzione. Là dove arriva, Danilo riesce a trasmettere il suo entusiasmo, la sua voglia fare usando tutti gli strumenti che il nostro tempo ci metta a disposizione: una chitarra, un computer, una macchina fotografica digitale. Lo hanno capito anche i giovani dell’Orciolaia che domenica scorsa , come in un grande happening corale, si sono stretti intorno a Danilo durante la celebrazione eucaristica e nella festa serale. Una partecipazione che lo stesso Vescovo, con vera gioia, non ha mancato di notare e sottolineare. Nel saluto rivolto alla comunità dell’Orciolaia, ma anche ai fedeli giunti dalle altre parrocchie che lo hanno conosciuto, Danilo ha ricordato i luoghi in cui è nata è maturata la sua fede cristiana: San Giovanni a Trapani, dove è nato, e poi le parrocchie aretine del Rivaio e di Rigutino dove la sua famiglia si trasferì. Ha voluto ringraziare i genitori che «mi hanno lasciato libero di sbattere la testa», e monsignor Giancarlo Rapaccini che lo aiutò, dieci anni addietro, «ad alzare gli occhi per vedere lo sguardo del Signore e a rispondere alla sua chiamata»; infine si è rivolto con affetto ai sacerdoti dell’Orciolaia, don Marcello Colcelli e don Alessandro Conti, che gli hanno offerto tante opportunità di crescita in vista del sacerdozio e che gli hanno preparato una cornice per la sua ordinazione al diaconato degna di essere ricordata.A.G.