Vita Chiesa
Gmg Viareggio: vescovo Benotto, «giovani, Ovunque voi siate, rendete visibile la presenza di Dio»
Una celebrazione cui hanno partecipato circa settecento giovani, provenienti dalle diocesi di Pisa, Lucca, Livorno, Massa Carrara, Volterra e anche da fuori Toscana. Con monsignor Giovanni Paolo Benotto hanno concelebrato l’arcivescovo di Lucca Italo Castellani e un discreto numero di sacerdoti. Tanti anche i seminaristi presenti.
Nell’omelia l’arcivescovo di Pisa ha ripreso le letture proposte dalla liturgia della XVII domenica del tempo ordinario, che si concentrano su due modelli di preghiera: quella di Abramo, raccontata in Genesi 18,20-32 e la preghiera insegnata da Gesù ai suoi discepoli, avvicinatisi al Messia dopo averlo visto dialogare col Padre in disparte. Ai ragazzi: «Ovunque voi siate, rendete visibile la presenza di Dio».
«Gesù invita i discepoli a pregare il Padre chiedendogli ‘Dacci oggi il nostro pane quotidiano’. Parla di ‘nostro’ e non di ‘mio’: ciascuno di noi, cioè, dovrebbe chiedere di ricevere il necessario non solo per sé, ma anche per gli altri. Se così fosse, non ci sarebbe chi muore di fame e chi, al contrario, scoppia per l’indigestione. «Gesù chiede anche ai suoi discepoli – ha continuato l’arcivescovo di Pisa – di rivolgersi a Dio chiedendogli ‘perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo ad ogni nostro debitore’».
Ricordando la visita, insieme a decine di giovani, a Sant’Anna di Stazzema e l’incontro con Enrico Pieri, uno dei pochi superstiti dell’Eccidio: «Quell’uomo, che quel giorno perse la mamma, le sorelle, i nonni, gli zii, i vicini, per molti hanno non ha mai voluto parlare di ciò cui assistette. Lo ha fatto solo molto più tardi. Per un motivo: si è reso conto che doveva dare un segno di distensione. Che doveva offrire il perdono».