(Dai nostri inviati a Sydney) – L’annuncio della prossima Gmg a Madrid nel 2011, dato dal Papa dopo l’Angelus a Randwick, è una buona notizia non solo per la Spagna, ma per l’Europa e per la Chiesa intera. È il primo commento rilasciato al SIR da mons. Juan Antonio Reig Pla, vescovo di Cartagena. I nostri problemi, come Paese e continente, sono un po’ gli stessi che il Papa ha denunciato in Australia: il galoppante laicismo e le questioni inerenti alla libertà religiosa. Ma certamente la Spagna ha anche, in questo momento, dei problemi specifici, legati alla radicalità del nostro Governo, che mette in discussione la sacralità della vita, il matrimonio, la famiglia e quelle che sono le radici cristiane del nostro Paese. Mons. Pla sottolinea che noi aspettiamo il Santo Padre con fiducia, e la sua parola sarà per noi molto importante anche per ricevere le giuste indicazioni per portare avanti l’impegno nell’evangelizzazione della gioventù e delle famiglie, che devono formare ed educare questi giovani. Un entusiasmo incontenibile e una grande gioia. Sono i primi sentimenti dei giovani pellegrini spagnoli a Sydney, alla notizia che il prossimo incontro mondiale dei giovani si terrà nel 2011 a Madrid. E’ un desiderio divenuto realtà, dichiara al Sir mons. Gregorio Roldán, delegato della Pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Madrid, che è sicuro dell’impegno del suo Paese e della sua Chiesa per l’evento, perché è tipico della Spagna impegnarsi con tanti giovani generosi. Sicuramente saremo molto numerosi: la Spagna è vicina al resto dell’Europa, all’Africa, ed è facile da raggiungere anche dall’Asia e dall’America, dice con entusiasmo Ruben Herrero, 29 anni, a Sydney con un gruppo di giovani pellegrini. Sarà una Gmg all’insegna della multiculturalità e dei carismi osserva Luis Peolanco, madrileno di 25 anni. Gli fa eco Almudena Lopez, 26 anni, anch’essa convinta dell’universalità dell’evento e della massiccia partecipazione che di sicuro, a Madrid, non mancherà.Sir