(Dai nostri inviati a Sydney) – È stato una condivisione di storie dolorose ma ricche di speranza l’incontro di Benedetto XVI con un gruppo di ragazzi svantaggiati che si è svolto oggi nella chiesa del Sacro Cuore dell’università di Notre Dame a Sydney. Il Papa ha ascoltato le storie di Samantha Gerdes e di Andrew Holmes, segnate da droga, alcool, abusi e suicidi. Esemplare a riguardo quella di Samantha, di origini filippine, che dopo la morte dei genitori scopre di essere adottiva. Ritrovata la sua famiglia naturale subisce abusi dai fratelli e maltrattamenti dalla madre. Ritornata in Australia rischia il suicidio per solitudine, poi l’incontro con la Chiesa, il cammino di recupero in una comunità. Scopre il canto e inizia a studiarlo e intanto trova un compagno con il quale vuole rifarsi una vita. Nella Chiesa ho trovato la casa che cercavo ha detto Samantha e oggi sono una donna nuova. Quando sono andata a salutarlo ha riferito poi ai giornalisti presenti – il Papa mi ha detto di continuare su questa strada e di essere orgogliosa di ciò che sto facendo. È stata un’emozione indimenticabile anche per Andrew: Non avrei mai pensato di incontrare nel corso della mia vita, il Papa, di toccare le sue mani, ho ancora i brividi. Il giovane viene da una storia fatta di droga e alcool. Non facevo nulla dalla mattina alla sera e pensavo solo ad ubriacarmi, ma oggi tutto è cambiato.Sir