Vita Chiesa

GMG SYDNEY, CARD. BAGNASCO: SIGNIFICATIVA PRESENZA ITALIANA; LA CHIESA AIUTA I GIOVANI A SUPERARE LE INSICUREZZE

(Dai nostri inviati a Sydney) – “La massiccia presenza italiana a Sydney è il segno significativo, data la distanza, dell’entusiasmo tipico dei nostri giovani connazionali”. Lo ha detto il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, incontrando oggi a Sydney i giornalisti dei media italiani che seguono la Gmg. “La loro gioia – ha affermato Bagnasco – non è superficiale ed evidenzia un mondo di valori forti e autentici. Ho visto una città in cui l’aria si sta scaldando in vista dell’arrivo di Benedetto XVI”. Riferendosi alle Gmg il cardinale ne sottolineato “la continuità sorprendente che questa, sin dalla splendida intuizione di Giovanni Paolo II che le ha volute, ha sui giovani poiché lascia valori che si ripercuotono nel tempo nelle loro vite. Una forza propositiva – ha concluso – che si esplica nella vita di tutti i giorni ed anche nella Chiesa”. “La vita dei giovani è attraversata da due principali insicurezze: la prima legata alla loro vita interiore, la seconda alle condizioni economiche e sociali del contesto in cui vivono”, ha affermato il presidente della Cei, incontrando i giornalisti italiani. “La Chiesa – ha spiegato – cerca di essere maternamente vicina ai ragazzi e li aiuta a sciogliere i propri dubbi indicando la strada della fede e la bellezza dei valori fondamentali. Ma cerca di aiutarli anche su un altro versante, chiedendo alle istituzioni e ai governi d’impegnarsi di più nel dare quelle garanzie e sicurezze che possano permettere ai giovani di programmare il proprio futuro”. Il cardinale ha poi allargato la riflessione alla politica, che se riuscisse ad avere maggiore “autorevolezza” e “credibilità” appassionerebbe i giovani nell’impegno per il bene pubblico. L’Australia, che oggi ospita migliaia di giovani italiani, in passato ha accolto tanti connazionali: il card. Bagnasco ha dunque riflettuto sul tema delle migrazioni, ricordando “che lo stile di accoglienza e solidarietà fa parte del Dna del nostro popolo” e anche oggi “non deve certamente venire meno”, anche se non vanno ignorate “le giuste esigenze di sicurezza, conoscenza reciproca e rispetto delle leggi”.Da una parte “viviamo un sentimento di condivisione e partecipazione per una situazione di grande sofferenza”; dall’altra “non possiamo tacere che questo è un momento molto delicato, e persino drammatico se si dovesse arrivare a consumare una vita per una sentenza”. Interrogato dai giornalisti, che lo hanno incontrato poche ore dopo lo sbarco a Sydney in occasione della Giornata mondiale della gioventù, così ha risposto il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, a proposito della sentenza emessa nei giorni scorsi, con la quale i giudici autorizzano il padre di Eluana Englaro a ottenere l’interruzione del trattamento d’idratazione e alimentazione che permette alla figlia, in coma vegetativo persistente da sedici anni, di continuare a vivere. “Togliere idratazione e nutrimento”, ha aggiunto, “è come togliere da mangiare e da bere a una persona che ne ha bisogno”; viviamo pertanto “un momento che deve far preoccupare e riflettere tutte le persone di buona volontà”.

“Non si può vivere sempre sopra le righe. Le ricchezze della terra non sono inesauribili e anche le energie hanno dei confini, dei limiti che devono essere rispettati”, ha detto ancora il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, in un incontro con la stampa tenutosi al suo arrivo a Sydney per la Gmg. Interrogato su cosa la Chiesa propone ai giovani per sensibilizzarli sui temi della salvaguardia del creato, il presidente della Cei ha ricordato che “il mondo è il giardino che Dio ha costruito per l’umanità” e, come ogni casa in cui si viene ospitati, “dev’essere rispettato”. “Da un lato – ha ammonito il porporato – è giusto far fronte alle esigenze della civiltà e della tecnologia, dall’altro occorre rispettare i limiti e le risorse della natura, anche recuperando uno stile di vita più sobrio ed essenziale”. “La scienza – ha concluso – trovi forme di energia adeguate per l’umanità, fatta però salva la sobrietà di vita”.

Sir