Gmg Lisbona 2023
Gmg Lisbona: Papa ai volontari, “chi ama serve”
“Non state con le mani in mano, siate i surfisti dell’amore”
“Chi ama non sta con le mani in mano, chi ama serve, chi ama corre a servire, corre a dedicarsi al servizio degli atri. E voi avete corso molto in questi mesi!”. È il saluto del Papa ai volontari delle Gmg, incontrati nell’ultimo momento pubblico del viaggio in Portogallo, prima del ritorno a Roma, al Passeio maritimo de Algés. “Vi ho visto mentre rispondevate a mille bisogni, a volte con il volto segnato dalla stanchezza, altre volte un po’ sopraffatti dalle urgenze del momento, ma sempre hi notato una cosa: che avevate gli occhi luminosi per la gioia del servizio”, l’omaggio a braccio di Francesco. “Voi avete fatto grandi cose, ma con gesti piccoli, con il sorriso e con gli occhi luminosi, perché pieni d’amore, come la bottiglietta d’acquaa offerta a uno sconosciuto”, ha proseguito il Papa: “Avete corso tanto, non però con la corsa frenetica e senza meta che a volte è quella che il nostro mondo ci chiede. Avete fatto una corsa che porta all’incontro con gli altri. Siete venuti a Lisbona per servire e non per essere serviti. Grazie”.
“Per mettere in ordine la nostra vita non servono le cose, le distrazioni e i soldi, serve dilatare il cuore. Non dovete avere paura, dilatate il vostro cuore!”. Lo ha spiegato il Papa ai volontari. “Incontrare Gesù e incontrare gli altri”, la sintesi a braccio del cammino fatto durante la Gmg di Lisbona: “L’incontro con Gesù – ha detto Francesco a braccio – arriva sempre grazie a un cammino fatto in compagnia”. Poi l’immagine finale scelta dal Papa per congedarsi dai volontari: “Come molti di voi sanno, a nord di Lisbona c’è una località, Nazaré, dove si possono ammirare delle onde che arrivano fino a trenta metri di altezza e sono un’attrazione mondiale, specialmente per i surfisti che le cavalcano. In questi giorni anche voi avete affrontato una vera e propria ondata: non di acqua, ma di giovani che si sono riversati in questa città. Però, con l’aiuto di Dio, con tanta generosità e sostenendovi a vicenda, avete cavalcato questa grande onda. Siete coraggiosi, occorre essere coraggiosi! È un compito che vi assegno in questo momento. Il servizio della Gmg sia la prima di tante onde di bene; ogni volta sarete portati più in alto, più vicini a Dio, e ciò vi permetterà di vedere da una prospettiva migliore la vostra strada”.