Dossier

Gmg, la festa è iniziata

50 mila a Bonn, 20 mila a Düsseldorf, 100 mila a Colonia. Si è aperta con tre grandi celebrazioni e tre momenti di festa in altrettante città tedesche la XX Giornata mondiale della gioventù, che avrà poi il suo clou a Colonia dal 18 al 21 agosto, con l’incontro con Benedetto XVI, alla sua prima visita all’estero. Ben 400 mila i giovani, provenienti da 193 Paesi che si sono iscritti come partecipanti permanenti alla Gmg. Ecco qualche flash dalle tre celebrazioni di apertura.

CARD. LEHMANN AI GIOVANI A DÜSSELDORF, QUESTO INCONTRO “NON CREA UNA MASSA ANONIMA. OGNUNO HA LA SUA MISSIONE” Un forte invito a saper discernere la propria chiamata e a distinguerla da “istinti interiori” e da “voci che attirano”. È stato rivolto oggi dal card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, che ha presieduto a Düsseldorf la messa inaugurale della Giornata mondiale della gioventù, in contemporanea con Colonia, sede principale, e Bonn.

“La chiamata di Dio e di Gesù – ha detto il cardinale agli oltre 20mila giovani presenti – si riconoscono perché ci strappano dalla massa e dalle abitudini della nostra vita. Cristo ci chiama per nome e ci afferra nell’intima profondità della nostra vita. La sua chiamata ci chiede coraggio e non possiamo farci sostituire. Cosa che ci piacerebbe specie per le scelte difficili”. Secondo Lehmann, questa chiamata “ci conduce dapprima in un futuro estraneo e sconosciuto” per poi rivelare “una missione al servizio del Vangelo nel mondo. La missione corrisponde all’appello”. La Gmg, ha concluso, “ci aiuta in questo cammino. Essa non crea una massa anonima ma intende dimostrare ad ognuno la sua missione nella Chiesa. Ecco perché c’è sempre nella Gmg chi scopre la propria vocazione alla vita consacrata, al matrimonio, all’impegno in parrocchia, nelle nostre diocesi e paesi”.

Un cappello da giullare della locale squadra di calcio, un barile di birra, del carbone, del pane, della verdura, delle patate e una rosa. Tra fede, solidarietà, folklore e sport, la messa si è caricata di diversi e originali motivi, come hanno testimoniato questi doni presentati all’altare durante la celebrazione. “Il carbone dalle vicine miniere della Rhur – è stato letto – è segno di lode che l’uomo eleva a Dio con il lavoro, la birra che rallegra e unisce nella festa, simbolo di una società fondata su gioia e giustizia, pane, frutta e verdura da dare a coloro che ne hanno bisogno (un ostello dei poveri della città, ndr), una rosa per significare la vicinanza a chi è solo e il cappello rosso e nero della locale squadra di calcio per ricordare la gioia dello stare insieme e del gioco”. “Tutti segni – è stata la conclusione – per pregare per la salvezza degli uomini e per la gloria di Dio”. La colletta della messa è stata destinata alle vittime dello tsunami e ai giovani di Terra Santa.

CARD. MEISNER AI GIOVANI A COLONIA, “IN QUESTI GIORNI REGALIAMOCI LA NOSTRA FEDE” “I giovani partecipanti alla XX Giornata mondiale della gioventù sulle orme dei Re Magi per incontrare Cristo”. Così il card. Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia, ha iniziato il suo saluto ai 100 mila pellegrini che riempivano lo stadio Rheine Energie Stadion di Colonia. “Oggi – ha detto il card. Meisner – ci vediamo per la prima volta e ho l’impressione che ci conosciamo già da sempre: questo è possibile nella nostra grande Chiesa universale. Regaliamoci in questi giorni la cosa più bella che possediamo: la nostra fede in Gesù Cristo”. “Pare che i Re Magi negli ultimi due millenni – ha continuato Meisner – non abbiano perso niente della loro attrattiva.

“Il desiderio di una vita gratificante vi ha portati a Colonia, dove andiamo a scuola dai primi ricercatori di Dio, cioè dai Re Magi”. Nella sua omelia durante la messa di apertura della Gmg nello stadio di Colonia, il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo della città tedesca, ha esortato i giovani a mettersi nella sequela dei Magi e ha affermato: “In questi giorni, non vi incontrate come stranieri ma come parenti e compagni di strada: parenti perché abbiamo la stessa origine che proviene da Dio, e compagni di strada perché il desiderio di una vita che abbia senso e sia piena di soddisfazioni, cioè di una vita con Dio, vi ha condotti sulla stessa strada”. “È questa attrattiva interiore – ha aggiunto Meisner – che proviene da Dio che, duemila anni fa, ha messo in moto i Re Magi verso Cristo e che oggi vi ha portati a Colonia per cercare e trovare Cristo. Egli vi garantisce un grande futuro e una vita piena. Non c’è alternativa a Cristo”.

“Durante le Giornate mondiali della gioventù ragazzi delle più diverse nazioni si avvicinano. Allacciano contatti. Quando fanno ritorno nelle loro patrie si crea una rete che abbraccia il mondo intero. Una rete tramite la quale dialogare. Una rete che rafforza il sentimento di appartenenza su scala mondiale”. Il presidente federale della Repubblica Tedesca, Horst Koehler, ha rivolto un messaggio di saluto nello stadio di Colonia durante la messa di apertura della Gmg. Di fronte a 100mila giovani tutti in piedi, che hanno accompagnato il discorso con una ola, il presidente ha aggiunto: “Solo assieme possiamo, in questo nostro unico mondo, creare e proteggere la pace, garantire la giustizia o salvaguardare l’ambiente”. Koehler ha quindi sottolineato l’importanza della presenza di giovani oltre che cattolici, “protestanti, credenti di altre religioni”. Il presidente ha infine invitato i giovani a tessere una rete internazionale di amicizia e solidarietà per costruire un futuro di pace.

MONS. BODE AI GIOVANI A BONN, “ASCOLTATE DIO IN QUESTA EUROPA CHE SEMBRA INVECCHIARE” “Proprio in questa Chiesa che in Europa sembra invecchiare Dio chiama continuamente e incessantemente”: lo ha ricordato ai giovani, invitandoli a diventare “ascoltatori di Dio”, il vescovo Franz-Joseph Bode, presidente della Commissione episcopale per i giovani, nell’omelia durante la messa di apertura ufficiale della XX Giornata mondiale della gioventù a Bonn, in contemporanea con Colonia e Düsseldorf. Nella piazza Hofgarten, luogo simbolico per essere stata teatro nel 1980 delle manifestazioni per la pace del movimento cattolico, circa 50.000 giovani sotto un sole impensabile hanno ascoltato in silenzio le parole del vescovo, con l’aiuto delle radioline per la traduzione dal tedesco. Spesso hanno applaudito tra una frase e l’altra. Soprattutto quando ha descritto i nostri tempi in Europa poveri di “parole elettrizzanti, con poche visioni veramente accattivanti, pochi personaggi che offrono orientamento sul cammino verso il futuro”. Questo accade sia per la Chiesa sia per la società, ha precisato, e soprattutto i giovani soffrono perché “le prospettive di vita sono bloccate dalla disoccupazione e da una profonda paura del futuro”. In più, “visto il rumore del mercato multicolore delle possibilità – ha sottolineato – i giovani fanno fatica a distinguere la voce di Dio dalle altre voci”. Da qui l’invito a farsi guidare dai saggi, dagli anziani, come Giovanni Paolo II e ora Benedetto XVI, per saper ascoltare la voce di Dio che chiama. Un atteggiamento da vivere insieme nella Chiesa “perché nessuno può fare il suo cammino con Dio da solo, ma ha bisogno di una grande comunità per la via della fede e della vocazione”.

I giovani e l’amore

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