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GLOBALIZZAZIONE, CONFRONTO A FIRENZE TRA ECONOMISTI, SOCIOLOGI E MASSMEDIOLOGI

«La Chiesa di Firenze non poteva stare fuori da questa riflessione. L’evangelizzazione ci chiede di stare dentro la realtà della vita e della storia». Così l’arcivescovoEnnio Antonelli ha introdotto il seminario di studio organizzato mercoledì scorso nel capoluogo toscano all’Ufficio diocesano di pastorale sociale e al quale sono intervenuti Riccardo Moro, Pierpaolo Donati, Lorenzo Ornaghi, mons. Marcelo Sànchez Sorondo, don Carlo Nanni e Derrick De Kerckhove.

«La globalizzazione – ha spiegato Antonelli – è un fenomeno articolato e complesso, sempre più pervasivo, che va ben oltre l’ambito dell’economia e della finanza e che genera grandi speranze e pone interrogativi inquietanti. La sfida è urgente e grave. Impone a tutti un salto di qualità, nelle analisi e nell’operatività. Impone anche di saper passare dal piano della protesta a quello della proposta. Si potrebbe dire che è proprio dalla concretezza della proposta che scaturisce la protesta più vera e radicale».

A questo proposito il prorettore della Cattolica, Ornaghi, ha sottolineato come la globalizzazione sia invece «divenuta luogo di scontro di vecchie ideologie». Il vescovo Sanchez, cancelliere della Pontificia accademia delle Scienze sociali, ha precisato, a proposito del G8 in Canada, che la Santa Sede guarda con attenzione a questi avvenimenti e si preoccupa perché questi vertici «siano saggiamente ispirati nelle loro conclusioni».

Infine, l’erede di McLuhan, il massmediologo De Kerckhove si è augurato che Firenze possa diventare il «centro propositivo di una corretta riflessione sulla globalizzazione».Globalizzazione, i diritti umani al primo posto, di ROMANELLO CANTINIAppello al G8: «Non prendete in giro i poveri»Globalizzazione, i rischi li corre il sistema democraticoIl testo dell’appello al G8 (25 giugno 2002)