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«GLOBALIZZARE LA SOLIDARIETA’», A FIRENZE IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLE MISERICORDIE

Le Misericordie tornano a casa. Da domani, 14 ottobre a domenica 17, infatti è in programma a Firenze, dove il movimento aveva visto la luce oltre 750 anni fa, il VII° Congresso internazionale delle Misericordie.Nel capoluogo toscano arriveranno più di 300 delegati in rappresentanza di 3 mila confraternite presenti in oltre trenta paesi del mondo, dall’America all’Africa, dall’Asia all’Europa. La prima confraternita, che rappresenta anche la prima organizzazione di volontariato sorta nel mondo, nacque a Firenze nel 1244. Sempre a Firenze si era svolto nel 1992 il I° Congresso internazionale delle Misericordie e in quell’occasione fu costituita l’Unione Europea delle Misericordie, per rimettere in contatto tra loro associazioni con una comune origine ma che avevano vissuto per secoli ignorando in alcuni casi perfino l’esistenza di analoghe esperienze in altre parti del mondo.

“Globalizzazione e territorialità della solidarietà” è il tema scelto per questa assise che punta a consolidare i rapporti ed incrementare gli scambi di esperienze tra le varie Misericordie presenti nel mondo. “Un appuntamento di altissimo valore –ha detto stamani, presentando l’appuntamento, il presidente della Confederazione Internazionale delle Misericordie Gianfranco Gambelli, che è anche presidente delle Misericordie d’Italia – nel quale si potranno confrontare i vari modi di fare Misericordia nel mondo e l’importanza che rivestono queste associazioni nei diversi contesti sociali e sanitari.”

Domani alle 17,00 nella Chiesa di Santo Stefano al Ponte avrà luogo la sessione inaugurale. I lavori del Congresso sono in programma venerdi e sabato, dalle 9,30 alle 14, all’Hotel Londra, in via Jacopo da Diacceto. Domenica a chiusura è in programma un pellegrinaggio ad Assisi con la visita alla tomba di San Francesco. In Italia le Misericordie contano oggi 720 confraternite attive con i propri volontari (un quarto circa dei 670 mila iscritti) in molti settori, dall’emergenza medica alla protezione civile, dall’assistenza agli anziani e ai disabili alla donazione di sangue ed organi, dagli interventi umanitari in zone calde del mondo alle adozioni a distanza, dalla gestione di centri di accoglienza per gli immigrati al nuovo sportello anti-usura.

Le Misericordie hanno una presenza storica in Toscana, ma in questo secolo hanno visto una forte espansione anche nel resto d’Italia, soprattutto al sud. L’esempio fiorentino era stato seguito, nei secoli del Rinascimento, anche da altri paesi europei, in particolare Spagna e Portogallo da dove le Misericordie ‘salparono’ poi anche verso le colonie di America, Africa e Asia. Oggi è il Portogallo il paese che, dopo l’Italia, conta il più alto numero di Confraternite (398), seguito dal Brasile con circa 300. Dopo il crollo del ‘muro’ alcune Misericordie sono nate anche nei paesi dell’ex URSS.

Differenti i campi in cui sono attive le varie Misericordie, dal sanitario, all’assistenza ai minori e agli anziani, ma sempre con la missione che si erano dati i fiorentini, nel 1244, fondando la prima Confraternita: “onorare Dio con opere di misericordia verso il prossimo.”