Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Gli scout di Arezzo piangono Francesco.

Francesco era la vita. Il suo sorriso disarmante era la vita. Con quell’espressione disincantata che ti riportava in un attimo al vero senso della realtà, a non dare troppa importanza alle cose terrene, Francesco Dragoni lasciava sempre di stucco i suoi capi scout. Non meno i genitori e gli altri amici.Tutti quelli che sabato 10 maggio hanno affollato la chiesa del Sacro Cuore in piazza Giotto, ad Arezzo, per dargli l’ultimo saluto. Qualcuno sarà anche rimasto in piazza, visto che la chiesa non bastava. Il funerale è stato celebrato dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, affiancato da una decina di sacerdoti, ognuno importante, ognuno con qualcosa da dire sulla vita di Francesco. C’era chi l’aveva seguito in parrocchia, chi nel cammino scout e anche chi è stato vicino alla famiglia nel momento più doloroso, come il parroco di Castelnuovo Berardenga, ottantunenne, ma tenace nel restare a fianco di genitori e figli durante le notti in bianco in attesa del corpo.Già, perché oltre alla tragica di fine di Francesco nella pozza termale dell’Acqua Borra, nel comune di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, c’è stato un seguito ancor più drammatico, costituito dal difficile ritrovamento del cadavere. Alcuni vigili del fuoco hanno anche rischiato la vita per compiere questo ultimo ma doveroso atto di pietà. Ha vinto la loro determinazione, la stessa che hanno dimostrato nella fede le centinaia di amici che si sono ritrovati tutta la settimana in preghiera.Una veglia scout martedì al Giotto, un’altra animata dai neocatecumenali giovedì a San Bernardo e infine i tanti canti, vespri e lodi nella camera mortuaria della Croce Bianca. Stili diversi di pregare, ma un modo unico per esprimere vicinanza alla famiglia e dire ad alta voce che Francesco vive. Lo hanno scritto bene i capi e il clan dell’Arezzo 2 nel manifesto che ricorda «Cecco»: …e come le stelle d’estate accendono il cielo, saremo fonte di gioia per il mondo intero. Francesco lo è sempre stato.Luca Salvadori